Fra la posta del Municipio ha trovato anche una busta contenente un proiettile, senza mittente. È successo ad Alfredo Fantone, sindaco di Oncino, piccolo Comune dell’alta Valle Po nel Cuneese. Un atto intimidatorio di cui sono state subito informate le forze dell’ordine, al momento sulle tracce del responsabile. A Fantone è subito arrivata la solidarietà da parte di Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani: “L’esperienza di essere esposti alle minacce di chiunque, siano essi criminali o mitomani, di essere vulnerabili nel proprio ruolo di amministratori locali, è purtroppo l’ultima di una lunga serie di intimidazioni che colpiscono quasi quotidianamente tanti sindaci, di ogni orientamento politico, a qualsiasi latitudine”. Continua Decaro: “Sono obbligato a invocare ancora una volta l’attenzione di tutti i livelli dello Stato alla particolare condizione dei primi cittadini: siamo responsabili di quasi tutto e siamo spesso privi di strumenti di difesa. Una condizione che è ancora più acuta e pericolosa quando, come nel caso di Fantone, si amministra un piccolo o piccolissimo Comune”. Il presidente Anci ha sottolineato l’importanza della solidarietà e del senso di comunità alimentato dai cittadini, precisando però che “Se quello delle minacce ai sindaci è diventato un fenomeno, se gli episodi sono tanto frequenti, credo sia arrivato il tempo di esigere che si diano risposte anche a livello normativo”.
Gli fa eco Marco Bussone, presidente Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) “Nessuno deve svilire, attaccare, mettere in scacco, minacciare la persona e il ruolo di sindaco, comprometterne autorevolezza e missione. Siamo tutti uniti nel condannare quanto successo”.