È morto nel tardo pomeriggio a Milano Giorgio Squinzi, l’ex presidente di Confindustria, amministratore unico di Mapei, azienda fondata dal padre Rodolfo nel 1937, e proprietario dal 2002 del Sassuolo calcio. Squinzi, 76 anni, era malato da tempo: da un paio di settimane era ricoverato all’ospedale San Raffaele. Lascia la moglie Adriana e i figli Marco e Veronica.
Nato a Cisano Bergamasco, si è laureato in Chimica industriale nel 1969 ed è subito entrato nell’azienda di famiglia (Mapei, Materiali ausiliari per edilizia e industria). Nel 1970 insieme al padre, ha poi fondato la Mapei Snc, diventata Spa 6 anni dopo e della quale ha assunto prima il ruolo direttore generale e poi di amministratore unico. Nel 1997 è stato eletto presidente di Federchimica, poi riconfermato nel 2005. Nel 2006 è stato nominato vicepresidente della Confederazione delle Industrie chimiche europee e nel 2008 ha ricoperto la carica di vicepresidente di Assolombarda e di membro del consiglio direttivo di Assopiastrelle. Infine, nel 2012 diventa il numero uno di Confindustria che ha guidato per 4 anni fino al 2016, duranti i quali si batté anche per la deroga ai vincolo di bilancio europei e a favore dell’emissione di Eurobond a lungo termine per finanziare infrastrutture e ricerca. Nel 2016 è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione del Gruppo 24 Ore, ma si è dimesso dopo poco tempo a causa del bilancio in rosso e delle polemiche del cdr.
“L’ho saputo da pochi minuti, sono scosso e devo riordinare le idee”, dice all’Adnkronos Carlo Rossi, presidente del Sassuolo. Oltre alla proprietà del club emiliano, portato dalla C2 alla Serie A, la famiglia Squinzi ha sponsorizzato per dieci anni la squadra di ciclismo professionistica Mapei-Quick Step, vincendo con lo svizzero Tony Rominger il Giro d’Italia e la Vuelta, ma anche tutte le Classiche di un giorno tranne la Milano-Sanremo.