La condivisione degli ambienti di lavoro è un modello sempre più diffuso e redditizio: come riportato da un articolo di Immobiliare.it, nel 2018 il 42% degli spazi di coworking ha generato profitto, contro il 40% dell’anno precedente. Un dato che, a partire dal 2013, risulta in costante aumento.

Secondo un’analisi di Copernico – la rete di luoghi di lavoro, uffici flessibili e servizi di smart working – a contribuire a questo andamento positivo sono stati soprattutto gli uffici privati, che hanno permesso un incremento del guadagno del 9% e corrispondono al 27% del flusso totale di reddito del coworking. Dall’altro lato, anche la riduzione degli affitti di almeno il 3% ha reso questa soluzione più appetibile.

Al momento, 11 milioni di metri quadrati nel mondo sono occupati da uffici condivisi. Solo nel 2018 sono stati inaugurati 2 mila nuovi spazi, la metà dei quali si trovano negli Stati Uniti. La città più dinamica sembra però essere Londra, dove in media nasce un nuovo coworking ogni 5 giorni.

E l’Italia? Milano e Roma ospitano rispettivamente l’1,1% e lo 0,4% del totale degli spazi censiti in Europa ed entrambe stanno crescendo rapidamente. Solo negli ultimi due anni, il capoluogo lombardo è passato dal 2% al 10% di tutti i luoghi di smart working ospitati in Italia. Nel 2018, nella nostra Penisola si trovava un ufficio flessibile ogni 108 mila abitanti, e uno su quattro era ubicato al di fuori delle aree metropolitane, in cittadine con al massimo 50 mila abitanti.

I numerosi spazi presenti in Italia risultano però meno profittevoli rispetto alla media globale: nel 2017 si arrivava solo al 30%. Questo dato sembra derivare dalla concezione che si ha del coworking nel nostro Paese: anche se la maggior parte ha la forma giuridica di società di capitali, spesso questi spazi non nascono con lo scopo dichiarato di fare business, ma per cercare clienti e visibilità oppure semplicemente per ridurre le spese di gestione dell’azienda.

Senza dimenticare che più alto è il numero di persone che possono sfruttare il coworking, maggiori sono i profitti. In quest’ottica, a far guadagnare di più sono gli uffici privati, mentre le sale riunioni generano meno entrate.

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