Il vertice dei capigruppo di Camera e Senato ha definito il percorso di contrappesi che dovranno bilanciare il taglio dei parlamentari, in arrivo alla Camera lunedì 7 ottobre. Il ministro M5s per Rapporti con il Parlamento e le Riforme, Federico D’Incà, presente al tavolo: "Incontro positivo, proseguito confronto sui temi già inseriti nell’accordo di programma"
Un documento da sottoscrive entro martedì “con un impegno preciso sul quadro e sui tempi” e la volontà di “definire l’avvio della nuova legge elettorale entro la fine dell’anno“. Al termine del vertice dei capigruppo della maggioranza di Camera e Senato, il democratico Graziano Derio presenta i termine dell’accordo raggiunto sulle riforme che dovranno accompagnare il taglio dei parlamentari. Tutte le parti parlando di “incontro positivo“, come ha voluto sottolineare anche il ministro M5s per Rapporti con il Parlamento e le Riforme, Federico D’Incà, presente al vertice: “La maggioranza si dimostra compatta sul voto del taglio dei parlamentari che avverrà la settimana prossima”.
Il ddl che toglierà 345 tra deputati e senatori è in arrivo alla Camera il 7 ottobre. I Cinquestelle, in primis Luigi Di Maio, lo hanno da sempre definito uno dei punti cardine del nuovo governo e il primo vero test di fedeltà. Il Pd dal canto suo ha fin da subito chiarito la sua volontà di approvare il taglio, ma accompagnandolo a una serie di riforme costituzionali necessarie per bilanciare la riduzione del numero di eletti. La riunione dei capigruppo di oggi ha definito l’accordo.
“Martedì ci sarà un documento con impegno preciso da parte di tutte le forze di maggioranza, compreso l’avvio di una legge elettorale entro l’anno, in modo che siano chiari tutti i contrappesi“, ha spiegato Delrio al termine del vertice. Al capogruppo alla Camera del Pd ha fatto eco Federico Fornaro di Leu: “Ci sarà l’avvio di un percorso con gli adeguati contrappesi” al taglio dei parlamentari. Delrio ha sottolineato: “Bene anche l’avvio delle modifiche al regolamento. Il timing si sta rispettando”. Per poi specificare che nella riunione si è concordato sul fatto di presentare al Senato una serie di emendamenti: “C’è un accordo totale per uniformare l’elettorato attivo e passivo di Camera e Senato e abbiamo un accordo sostanziale per ridefinire la base territoriale di elezione del Senato. Da qui a martedì, comunque, elencheremo una serie di punti precisi“, ha concluso.
“L’incontro è stato molto positivo ed è proseguito il confronto sui temi già inseriti nell’accordo di programma. Vi è un’intesa comune a lavorare in tempi brevi sulla legge elettorale e ad apportare le modifiche costituzionali più urgenti entro il mese di ottobre, oltre a porre in essere un calendario di verifica su una seconda parte di riforme che dovrebbero essere completate entro dicembre”, ha spiegato il ministro Cinquestelle D’Incà. “È stata data molta importanza alle modifiche per adeguare i regolamenti vigenti di Camera e Senato al numero ridotto dei parlamentari”, ha poi aggiunto il titolare dei Rapporti con il Parlamento e le Riforme.