Secondo le rilevazioni di Ixè per Cartabianca su Rai3, in una settimana il quadro generale del consenso ai partiti non ha subito particolari cambiamenti. In crescita Italia viva che pesca dai delusi del Partito democratico, ma perde ancora popolarità il leader Matteo Renzi (dal 15 al 14%). In vetta ancora il premier al 47 che però subisce scende di due punti
Lega rimane stabile appena sotto il 30 per cento (passa dal 29,9 al 29,7 per cento dei consensi). Pd e 5 stelle stabili, ma entrambi in tendenza negativa: rispettivamente al 21,6 (-0,2) e al 21 (-0,5) per cento. I sondaggi di Ixè per Cartabianca su Rai3 fotografano, a una settimana di distanza dall’ultima rilevazione, una situazione che in generale rimane immutata e dove l’unico cambiamento rilevante è quello di Italia viva che guadagna un punto (dal 2,9 al 3,9%). A destra, se il Carroccio non “cresce da un mese”, rimangono stabili Fratelli d’Italia (8,6%) e Forza Italia (6,9%).
Per quanto riguarda la fiducia nei leader, Giuseppe Conte, scrive l’istituto, “subisce un piccolo assestamento di gradimento”: il sostegno cala dal 49 per cento della settimana scorsa al 47. Seguono Matteo Salvini e Giorgia Meloni stabili al 34 e al 32 per cento. Quarto c’è il segretario Pd Nicola Zingaretti che perde due punti: dal 30 al 28 per cento dei consensi. Subito dietro il capo politico 5 stelle Luigi Di Maio al 27 per cento. Sesto Silvio Berlusconi fermo al 18 e solo settimo Matteo Renzi che anche questa settimana perde un punto e tocca il 14 per cento.
Le rilevazioni sono state fatte nella settimana che ha portato all’approvazione della Nadef, la nota di aggiornamento al Def e proprio mentre erano in corso le discussioni su Iva e misure da inserire nella prossima manovra. In generale la maggioranza (59%) degli italiani ha accolto con favore le proposte dell’esecutivo di “incentivare l’uso della moneta digitale” per ridurre l’uso del contante. “Rispetto alla manovra”, osserva Ixè, “il principale auspicio (40%) riguarda il blocco dell’aumento dell’Iva, peraltro tra gli obiettivi costitutivi dell’attuale governo”. Per quanto riguarda invece una delle proposte emerse la scorsa settimana, ovvero l’introduzione dello ius culturae per dare la cittadinanza agli stranieri che hanno completato un ciclo di studi in Italia, il 62 per cento degli intervistati si dice a favore (il 55 per cento degli elettori M5s e il 72 dei democratici). Contrario il 29 per cento.