Il commissario designato agli affari economici, Paolo Gentiloni, ha avuto l’ok della commissione Econ che lo ha audito questa mattina. È stato “promosso senza domande aggiuntive” e “non c’è stato bisogno di voto” perché la sua candidatura è stata approvata “con un consenso ampio“, ha spiegato la presidente della Econ, Irene Tinagli, eurodeputata del Pd. Solo la sinistra Gue e Id, il gruppo di cui fa parte la Lega, si sono espressi contro.

“Il Patto di stabilità e crescita non è perfetto, userò l’opportunità che ci dà la revisione del six e two pack per riflettere sul futuro, basandomi sull’evidenza del passato e prendendo in considerazione il contributo del Fiscal Board“, ha detto Gentiloni nel suo discorso al Parlamento Ue, sottolineando l’importanza degli investimenti “necessari alla trasformazione delle nostre economie”. Il Fiscal board aveva aperto alla golden rule per gli investimenti.

“Vigilerò sull’applicazione del patto di stabilità per assicurare finanze pubbliche sostenibili, farò uso delle flessibilità quando sono necessarie per avere un orientamento di politica di bilancio appropriato, per far sì che la politica di bilancio svolga un ruolo di stabilizzazione e promuova gli investimenti di cui c’è molto bisogno”, ha aggiunto nel suo discorso introduttivo all’audizione presso le Commissioni economia, bilancio e occupazione del Parlamento europeo. “Flessibilità – ha sottolineato – non è concessione a qualcuno, è nelle regole”.

Anche perché, ha detto il commissario designato, “non sempre le regole Ue sono l’ostacolo per l’efficace realizzazione di investimenti”. Il Patto già prevede “la possibilità di incentivare gli investimenti pubblici, e non dobbiamo ignorare che molto spesso la difficoltà nel promuovere investimenti non è legata al funzionamento delle regole Ue, ci sono difficoltà non solo in Italia ma anche in altri Paesi a promuoverli e a dargli ritmo anche quando ci sono risorse e non ci sono vincoli Ue”.

“Negli anni che abbiamo alle spalle, nonostante il superamento della crisi economica e il ritorno della crescita, le sfide non sono certo mancate. E sono ancora aperte davanti a noi”, ha aggiunto Gentiloni parlando di “diversa intensità da Paese a Paese”. Ma, ha proseguito, “ovunque si manifesta la contraddizione tra la crescita economica e la sua insufficiente sostenibilità sociale e ambientale. I cittadini europei pretendono risposte”. Come priorità, il commissario designato all’Economia ha indicato la realizzazione dello “schema europeo di assicurazione contro la disoccupazione”, che il Parlamento Ue “chiede da tempo”. “Politicamente non sarà facile, ma insieme possiamo realizzare uno schema che offrirà protezione ai cittadini durante periodi difficili delle loro vite”.

Sul suo ruolo super partes, l’ex premier ha chiarito: “Voglio essere molto chiaro. Non sarò il rappresentante di un singolo governo nella commissione ma sarò il commissario agli Affari economici e avrò a che fare con le 27 bozze di leggi di stabilità”, e alla bozza dell’Italia “darò esattamente la stessa attenzione, attitudine al dialogo e serietà verso le regole che darò a tutti gli altri 27″. Quando l’eurodeputata Manon Aubry, della sinistra Gue, ha posto una domanda sul portafoglio degli investimenti di Gentiloni, l’ex premier ha risposto: “Ho liquidato il mio patrimonio di investimenti finanziari in portafoglio. Non era un portafoglio milionario ma in ogni caso è stato liquidato”.

Articolo Precedente

Ue, Gentiloni in audizione al Parlamento europeo. Segui la diretta tv

next
Articolo Successivo

Governo, le mosse di Renzi rompono gli equilibri. E c’è apprensione per le Regionali alle porte

next