“Mi sono autosospesa dal gruppo parlamentare di Forza Italia di fronte all’ennesimo atto ostruzionistico. Oggi il capogruppo della Commissione Affari Costituzionali, Francesco Paolo Sisto, di fronte all’abbinamento di una mia proposta di legge sullo Ius Culturae a quella del’onorevole Laura Boldrini, sullo Ius Soli, contrariamente alla prassi, ha chiesto tempo prima di procedere d’ufficio”. Sono le parole della deputata di Forza Italia, Renata Polverini, che, intervistata da Lanfranco Palazzolo, per Radio Radicale, spiega i motivi della sua autosospensione dal gruppo di Forza Italia alla Camera.
Polverini, oltre al deputato Pd Matteo Orfini, ha depositato una sua proposta di legge, chiedendo di unire il suo testo sullo Ius Culturae a quello a prima firma di Laura Boldrini, attualmente all’esame della commissione Affari costituzionali della Camera. Il deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto, ha chiesto però un approfondimento del testo della collega, che è per uno Ius Culturae secco, puntualizzando che non necessariamente Ius Soli e Ius Culturae possano essere andare insieme.
Polverini non ci sta: “Non mi era stato detto nulla e quindi ritengo che questo sia l’ennesimo sgarbo fatto nei confronti di una parlamentare che, nell’ambito delle sue prerogative, al di là delle posizioni del partito, ha il diritto e penso anche il dovere di presentare proposte di legge finalizzate a dare maggiori diritti ai cittadini italiani e non. Dopo tante altre questioni che mi hanno visto protagonista in questo periodo, ho ritenuto intanto di autosospendermi. Poi vedremo. Prima di oggi io non ho parlato minimamente né con Sisto, né con nessun rappresentante del mio gruppo parlamentare ai vertici. Ma, nel momento in cui da oltre 10 giorni c’è una discussione su questo tema e si sa che c’è una parlamentare del gruppo di Forza Italia che ha una proposta di legge da abbinare, un minimo di discussione preventiva doveva esserci”.
E aggiunge: “Ho appreso la posizione di Sisto solo durante la Commissione. E la sua posizione non contrasta soltanto con la mia, ma anche con quella di altri parlamentari di Forza Italia, come Schifani e Napoli, che si erano espressi a favore della mia proposta di legge e dello Ius Culturae. Quindi, non capisco per quale motivo questo partito non sia più un luogo di discussione e perché un partito che è nato per le libertà e quindi per i diritti, proprio in tema di diritti faccia quotidianamente passi indietro“.
La deputata spiega poi la sua proposta di legge, che definisce di “buon senso”, e si rivolge idealmente a Silvio Berlusconi: “Riprenda in mano le redini del partito. Forse lui ora è particolarmente impegnato nel Parlamento Europeo, ma è un momento molto delicato con una nuova maggioranza e con nuovi partiti che si affacciano. Il campo dei diritti è sempre stato all’avanguardia nelle idee di Forza Italia. Berlusconi forse si deve riconcentrare un po’ di più e ascoltare chi, come me, credeva in quella Forza Italia, e non alla Forza Italia che oggi purtroppo continua a inseguire, da una parte, la Lega e, dall’altra, Fratelli d’Italia“.