“Il mondo ha chiuso gli occhi, non è possibile che rimanga zitto”. Milano, piazza Duomo. A parlare sono due donne eritree scese in piazza per ricordare la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 che costò la vita a 366 migranti. In occasione della giornata mondiale per le vittime dell’immigrazione, i promotori della campagna ‘Io accolgo‘ (alla quale aderiscono diverse realtà tra cui Medici senza Frontiere, Arci, Caritas e Cgil) hanno riunito decine di persone per ricordare i morti in mare (oltre 19mila negli ultimi anni) e lanciare un appello al Governo. Una coperta dorata sulle spalle, simbolo di quell’accoglienza spesso negata. “Vogliamo che la politica cambi sul tema dei migranti”, dichiara Corrado Mandreoli, promotrice della campagna. “Chiediamo al governo”, continua Francesca Silva, direttrice operativa CIAI, realtà che si occupa di adozioni internazionali e diritti dell’infanzia,“di abrogare gli accordi con la Libia e i decreti sicurezza, rispettando la dignità e la libertà delle persone di muoversi”
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