Costretta a svolgere compiti a casa e a pagare pizze sotto minaccia: se non lo avesse fatto, sarebbe stata diffusa la sua foto a luci rosse, salvata nel telefono di uno dei due ricattatori. Per questa vicenda sono finiti al processo due ragazzi di vent’anni, con l’accusa di avere sottoposto una compagna di scuola a un ricatto sessuale. La causa è cominciata la mattina del 3 ottobre davanti al giudice Federica Gallone. I due imputati sono assistiti dagli avvocati Costanza D’Ormea, Antonio Mattiale e Massimiliano Peiretti.
Tutto è iniziato il 17 giugno 2017: la vittima, una ragazza ora 21enne, aveva avuto un rapporto sessuale con uno dei due ragazzi nei bagni di un istituto professionale di Torino. Quest’ultimo le aveva scattato la foto poi utilizzata nei mesi successivi per minacciarla. A causa di quanto accaduto, la ragazza ha avuto difficoltà nel rendimento scolastico ed è stata bocciata prima dell’esame di maturità. La famiglia si è costituita parte civile.