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Valentina Pizzale, si spaccia per sceneggiatrice Rai e perseguita ambasciatore: arrestata per stalking. Viale Mazzini: “Era solo una del pubblico”

Valentina Pizzale aveva conosciuto l'ambasciatore durante un evento pubblico: dopo una breve frequentazione era emersa subito la loro incompatibilità caratteriale e di interessi ma la donna non si era arresa e aveva incominciato a chiedergli spiegazioni insistendo per tornare insieme

di F. Q.

Avevano avuto una breve relazione nel 2017 poi lui aveva voluto troncare il loro rapporto e si era mostrato fermo nel suo rifiuto. Lei però, non si era rassegnata e negli anni il suo interessamento era diventato una vera e propria ossessione nei confronti di quel diplomatico, il 63enne Ettore Francesco Sequi, attuale capo di gabinetto della Farnesina nominato da Luigi Di Maio ed ex ambasciatore italiano in Cina. Per questo è stata arrestata con l’accusa di stalking Valentina Pizzale, 41 anni. Si spacciava per un’autrice e sceneggiatrice Rai ma da Viale Mazzini hanno smentito tutto: “Non è titolare di un rapporto di lavoro stabile con l’azienda. In passato ha svolto collaborazioni saltuarie e limitate al ruolo di claquer (persona del pubblico pagata per applaudire durante le trasmissioni, ndr) e non di sceneggiatrice – precisa una nota -. Dal gennaio 2019 non ha più alcun tipo di collaborazione con Rai”. Già denunciata in passato e con un primo processo in procinto di aprirsi, la donna ha continuato a compiere insistenti e reiterati atti persecutori nei confronti dell’uomo. A chiedere la misura cautelare, disposta dal gip, è stata la Procura di Roma dopo l’integrazione di querela aggiornata quasi in tempo reale presentata da Sequi.

Valentina Pizzale aveva conosciuto l’ambasciatore durante un evento pubblico: dopo una breve frequentazione era emersa subito la loro incompatibilità caratteriale e di interessi ma la donna non si era arresa e aveva incominciato a chiedergli spiegazioni insistendo per tornare insieme. Già all’epoca, due anni fa, Sequi aveva dovuto ricorrere all’autorità giudiziaria per tenere lontana quella donna che aveva iniziato a tormentarlo con messaggi intimidatori a tutte le ore. La denuncia non era servita però per placare la donna, anzi, aveva avuto l’effetto contrario, rendendola ancora più rancorosa e ossessiva nei suoi confronti, soprattutto dopo il suo nuovo incarico a Roma: “Racconto tutto e ti rovino”, gli scriveva a notte fonda, minacciandolo e ricattandolo. “Non ho perseguitato e vessato nessuno. La nostra è stata una lunga storia, andata avanti per tanto tempo e non volevo finisse”, si è difesa la donna davanti agli inquirenti che l’hanno interrogata dopo l’arresto.

È stata proprio questa escalation di aggressività da parte delle donna a spingere il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Daniela Cento a chiedere al giudice i domiciliari per Valentina Pizzale che il prossimo 16 ottobre dovrebbe comparire in tribunale per l’udienza preliminare del processo nato dalla prima denuncia dell’ambasciatore. Una misura che il gip non ha esitato a concedere e così ora la donna è in arresto nel suo appartamento e non può comunicare con l’esterno, neanche via social. Dalle indagini è emerso infatti che la sceneggiatrice è anche amministratrice di una pagina Facebook dedita all’esoterismo: un “gruppo di occulto”, viene da lei definito, all’interno del quale svolge il ruolo di cartomante, “specializzata in carte celtiche, fiamminghe, norvegesi e tempistica esatta degli eventi”.

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