Beppe Grillo ha “fatto una rivoluzione straordinaria”. E il Pd non dovrebbe “stare tranquillo”, perché non si sa se “fra 24 mesi vedremo questi partiti”. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervistato da Gad Lerner a Milano insieme alla sindaca di Barcellona Ada Colau, per la prima volta si è speso in elogi per quanto fatto dal Movimento 5 stelle e in particolare dal suo fondatore. E anzi, si è rivolto ai democratici dicendo di stare in guardia perché, è stato il ragionamento, non basta stare al governo per ritenersi soddisfatti. Il primo cittadino lombardo, scelto e voluto proprio da Matteo Renzi, non ha tessera di partito e non l’ha mai voluta, ma è stato eletto con una coalizione di centrosinistra guidata dal Pd. Sala a marzo scorso si era scontrato con Grillo: il garante M5s aveva criticato la manifestazione antirazzista di Milano e il sindaco aveva replicato che “l’onestà e la partecipazione di piazza non sono prerogative del Movimento”. Anche per questo le dichiarazioni del primo cittadino oggi hanno lasciato sorpresi in tanti.
A livello nazionale, tra i dem e i 5 stelle il dialogo non solo è iniziato, ma si sta provando ad estenderlo sui territori. Sala oggi è andato oltre, elogiandone il ruolo e la funzione svolta sulla scena politica fino ad ora: “Si fa tanta ironia sul Movimento 5 stelle“, è stato l’esordio della sua riflessione, “ma Grillo ha fatto una rivoluzione straordinaria e qualcuno al posto che sbeffeggiarlo dovrebbe imparare“. Il primo a sbeffeggiarlo fu proprio l’ex sindaco di Torino Piero Fassino che, dopo il rifiuto della candidatura alle primarie Pd di Grillo, disse proprio: “Se vuole fondare un partito lo faccia, vediamo quanti voti prende”. E’ iniziato così uno scontro tra le parti che è andato avanti fino al mese scorso, quando per la prima volta Pd e M5s sono riusciti a sedersi a un tavolo in modo costruttivo. Sala si è quindi rivolto ai suoi colleghi del Partito democratico e del centrosinistra in generale, mettendoli in guardia sulla necessità di non sedersi sugli allori solo perché sono tornati a Palazzo Chigi: “Nei prossimi 24 mesi potrebbe anche esserci una grande rivoluzione in questo scenario politico. Siamo pronti per una grande rivoluzione, sapendo che i partiti dovranno esistere ma in modo diverso”. Sala si è augurato che il Pd ora al governo “non si sieda sul fatto che è tornato al governo perché c’è poco da stare tranquilli. Non so se fra 24 mesi vedremo ancora questi partiti, perché bisogna dare risposte a temi per cui c’è una sensibilità dei cittadini, come quello dell’ambiente. Chi saprà interpretare questo bisogno e mettersi in condizioni di aver una offerta attrattiva non è detto che saranno il Pd o il Movimento 5 stelle”.
Le parole del sindaco di Milano oggi hanno un peso molto particolare: il governo Conte 2 è partito da esattamente un mese, anche se la decisione di Renzi di uscire dai dem sta minando gli equilibri in Parlamento. Le dichiarazioni di Sala arrivano proprio mentre il premier, ieri ai cronisti e oggi intervistato dai quotidiani, ha avvertito il senatore e leader di Italia viva che, se intende di “rivendicare uno spazio ogni giorno”, “precluderà all’esecutivo di andare avanti”. Non mi stupisco” degli attacchi di Renzi al governo. “Bisogna capire dove sta il confine tra il segnalare la propria posizione e il minacciare un disimpegno”, ha detto poi Sala rispondendo alle domande a margine dei giornalisti. “Il motivo per cui Renzi è uscito dal Pd è stato per segnalare un proprio modo di vedere la politica, però non rischiamo di mettere a repentaglio lo sforzo fatto perché questo governo deve andare avanti. In questo momento bisogna stare molto tranquilli e solidi e ripeto, la propria posizione va segnalata eccome”. Infine alla domanda se il premier Giuseppe Conte mangerà il panettone, quindi se il governo durerà fino a Natale, Sala ha risposto: “si penso che lo mangerà. E anche la colomba”.
Politica
Il sindaco Sala: “Grillo ha fatto una rivoluzione straordinaria, c’è da imparare. Pd? Non so se fra 24 mesi vedremo questi partiti”
Il primo cittadino di Milano, senza tessera ma eletto con una coalizione di centrosinistra a guida dem, è intervenuto a Milano all'evento "Onlife" di Repubblica e per la prima volta si è speso in elogi per il Movimento 5 stelle e in particolare per l'azione del suo fondatore. Ha anche lanciato un avvertimento ai suoi colleghi di partito che, ha detto, non dovrebbero accontentarsi di essere di nuovo al governo
Beppe Grillo ha “fatto una rivoluzione straordinaria”. E il Pd non dovrebbe “stare tranquillo”, perché non si sa se “fra 24 mesi vedremo questi partiti”. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervistato da Gad Lerner a Milano insieme alla sindaca di Barcellona Ada Colau, per la prima volta si è speso in elogi per quanto fatto dal Movimento 5 stelle e in particolare dal suo fondatore. E anzi, si è rivolto ai democratici dicendo di stare in guardia perché, è stato il ragionamento, non basta stare al governo per ritenersi soddisfatti. Il primo cittadino lombardo, scelto e voluto proprio da Matteo Renzi, non ha tessera di partito e non l’ha mai voluta, ma è stato eletto con una coalizione di centrosinistra guidata dal Pd. Sala a marzo scorso si era scontrato con Grillo: il garante M5s aveva criticato la manifestazione antirazzista di Milano e il sindaco aveva replicato che “l’onestà e la partecipazione di piazza non sono prerogative del Movimento”. Anche per questo le dichiarazioni del primo cittadino oggi hanno lasciato sorpresi in tanti.
A livello nazionale, tra i dem e i 5 stelle il dialogo non solo è iniziato, ma si sta provando ad estenderlo sui territori. Sala oggi è andato oltre, elogiandone il ruolo e la funzione svolta sulla scena politica fino ad ora: “Si fa tanta ironia sul Movimento 5 stelle“, è stato l’esordio della sua riflessione, “ma Grillo ha fatto una rivoluzione straordinaria e qualcuno al posto che sbeffeggiarlo dovrebbe imparare“. Il primo a sbeffeggiarlo fu proprio l’ex sindaco di Torino Piero Fassino che, dopo il rifiuto della candidatura alle primarie Pd di Grillo, disse proprio: “Se vuole fondare un partito lo faccia, vediamo quanti voti prende”. E’ iniziato così uno scontro tra le parti che è andato avanti fino al mese scorso, quando per la prima volta Pd e M5s sono riusciti a sedersi a un tavolo in modo costruttivo. Sala si è quindi rivolto ai suoi colleghi del Partito democratico e del centrosinistra in generale, mettendoli in guardia sulla necessità di non sedersi sugli allori solo perché sono tornati a Palazzo Chigi: “Nei prossimi 24 mesi potrebbe anche esserci una grande rivoluzione in questo scenario politico. Siamo pronti per una grande rivoluzione, sapendo che i partiti dovranno esistere ma in modo diverso”. Sala si è augurato che il Pd ora al governo “non si sieda sul fatto che è tornato al governo perché c’è poco da stare tranquilli. Non so se fra 24 mesi vedremo ancora questi partiti, perché bisogna dare risposte a temi per cui c’è una sensibilità dei cittadini, come quello dell’ambiente. Chi saprà interpretare questo bisogno e mettersi in condizioni di aver una offerta attrattiva non è detto che saranno il Pd o il Movimento 5 stelle”.
Le parole del sindaco di Milano oggi hanno un peso molto particolare: il governo Conte 2 è partito da esattamente un mese, anche se la decisione di Renzi di uscire dai dem sta minando gli equilibri in Parlamento. Le dichiarazioni di Sala arrivano proprio mentre il premier, ieri ai cronisti e oggi intervistato dai quotidiani, ha avvertito il senatore e leader di Italia viva che, se intende di “rivendicare uno spazio ogni giorno”, “precluderà all’esecutivo di andare avanti”. Non mi stupisco” degli attacchi di Renzi al governo. “Bisogna capire dove sta il confine tra il segnalare la propria posizione e il minacciare un disimpegno”, ha detto poi Sala rispondendo alle domande a margine dei giornalisti. “Il motivo per cui Renzi è uscito dal Pd è stato per segnalare un proprio modo di vedere la politica, però non rischiamo di mettere a repentaglio lo sforzo fatto perché questo governo deve andare avanti. In questo momento bisogna stare molto tranquilli e solidi e ripeto, la propria posizione va segnalata eccome”. Infine alla domanda se il premier Giuseppe Conte mangerà il panettone, quindi se il governo durerà fino a Natale, Sala ha risposto: “si penso che lo mangerà. E anche la colomba”.
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Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - "Il dialogo tra due presidenti davvero straordinari è promettente. È importante che nulla ostacoli l'attuazione della loro volontà politica". Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov in un'intervista alla televisione, parlando della fermezza degli Stati Uniti nei confronti di Kiev e sulle dichiarazioni ostili di Trump nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Roma, 23 feb. - (Adnkronos) - Resterà per sempre il cantante di "Bandiera gialla", canzone simbolo della musica leggera degli anni '60: Gianni Pettenati è morto nella sua casa di Albenga (Savona) all'età di 79 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta nella notte, è stato dato con un post sui social dalla figlia Maria Laura: "Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l'amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l'adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata".
Nato a Piacenza il 29 ottobre 1945, Gianni Pettenati debutta nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria ed entra a far parte del gruppo degli Juniors e nel 1966, accompagnato dallo stesso gruppo, incide il suo primo 45 giri, una cover di "Like a Rolling Stone" di Bob Dylan intitolata "Come una pietra che rotola", seguita da quello che rimane il suo maggiore successo "Bandiera gialla", versione italiana di "The pied piper" incisa lo stesso anno da Patty Pravo (in lingua originale, come lato B del singolo "Ragazzo Triste" per la promozione del locale Piper Club di Roma, diventando il brano simbolo della famosa discoteca), diventata un evergreen, immancabile quando si gioca al karaoke o nelle serate revival nelle discoteche e nelle feste. Il 45 giri successivo, nuovamente con gli Juniors, è "Il superuomo" (cover di "Sunshine superman" di Donovan), mentre sul lato B del disco compare "Puoi farmi piangere" (cover di "I put a spell on you" di Screamin' Jay Hawkins, incisa con l'arrangiamento della versione di Alan Price), con il testo italiano di Mogol. Sempre nel 1967 Pettenati partecipa al Festival di Sanremo con "La rivoluzione", a Un disco per l'estate con "Io credo in te", al Cantagiro con "Un cavallo e una testa" (scritta da Paolo Conte) e a Scala Reale sul Canale Nazionale della Rai in squadra con il vincitore di quell'anno, Claudio Villa, e con Iva Zanicchi, battendo Gianni Morandi, Sandie Shaw e Dino.
Nel 1968 insieme ad Antoine entra in finale al festival di Sanremo con "La tramontana", brano molto fortunato che il cantante piacentino ha sempre riproposto nei suoi concerti. Seguono altri successi come "Caldo caldo", "Cin cin", "I tuoi capricci" e collaborazioni artistiche con diversi autori della canzone italiana. Critico musicale, Pettenati è autore di diversi libri sulla storia della musica leggera italiana tra cui "Quelli eran giorni - 30 anni di canzoni italiane" (Ricordi, con Red Ronnie); "Gli anni '60 in America" (Edizioni Virgilio); "Mina come sono" (Edizioni Virgilio); "Io Renato Zero" (Edizioni Virgilio); "Alice se ne va" (Edizioni Asefi). Nel 2018 era stata concessa a Pettenati la legge Bacchelli che prevede un assegno vitalizio di 24mila euro annui a favore di cittadini illustri, con meriti in diversi campi, che versino in stato di particolare necessità. (di Paolo Martini)
Parigi, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Tre persone, oltre al presunto autore, sono state arrestate per l'attacco mortale di ieri a Mulhouse, nell'est della Francia. Lo ha reso noto la Procura nazionale antiterrorismo. Il principale sospettato, nato in Algeria 37 anni fa, è stato arrestato poco dopo l'aggressione con coltello che ha ucciso un portoghese di 69 anni e ferito almeno tre agenti della polizia municipale.
Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - "Il destino ha voluto così, Dio ha voluto così, se così posso dire. Una missione tanto difficile quanto onorevole - difendere la Russia - è stata posta sulle nostre e vostre spalle unite". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ai soldati che hanno combattuto in Ucraina, durante una cerimonia organizzata al Cremlino in occasione della Giornata dei Difensori della Patria.
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocato l'unità degli Stati Uniti e dell'Europa per giungere a una "pace duratura", alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione russa e sulla scia della svolta favorevole a Mosca presa da Donald Trump.
"Dobbiamo fare del nostro meglio per una pace duratura e giusta per l'Ucraina. Ciò è possibile con l'unità di tutti i partner: ci vuole la forza di tutta l'Europa, la forza dell'America, la forza di tutti coloro che vogliono una pace duratura", ha scritto Zelensky su Telegram.
Parigi, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Tre persone, oltre al presunto autore, sono state arrestate per l'attacco mortale di ieri a Mulhouse, nell'est della Francia. Lo ha reso noto la Procura nazionale antiterrorismo. Il principale sospettato, nato in Algeria 37 anni fa, è stato arrestato poco dopo l'aggressione con coltello che ha ucciso un portoghese di 69 anni e ferito almeno tre agenti di polizia municipale.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Decine di migliaia di persone si sono radunate per partecipare ai funerali di Hassan Nasrallah, in uno stadio alla periferia di Beirut. Molte le bandiere di Hezbollah e i ritratti del leader assassinato che ha guidato il movimento libanese, sostenuto dall'Iran, per oltre tre decenni. Uomini, donne e bambini provenienti dal Libano e da altri luoghi hanno camminato a piedi nel freddo pungente per raggiungere il luogo della cerimonia, ritardata per motivi di sicurezza dopo la morte di Nasrallah avvenuta in un massiccio attacco israeliano al bastione di Hezbollah a Beirut sud a settembre.
Mentre la folla si radunava, i media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in alcune zone del Libano meridionale, tra cui una località a circa 20 chilometri dal confine. L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito nel Libano meridionale "diversi lanciarazzi che rappresentavano una minaccia imminente per i civili israeliani". Ritratti giganti di Nasrallah e di Hashem Safieddine (il successore designato di Nasrallah, ucciso in un altro attacco aereo israeliano prima che potesse assumere l'incarico) sono stati affissi sui muri e sui ponti nella parte sud di Beirut. Uno è stata appeso anche sopra un palco eretto sul campo del gremito Camille Chamoun Sports City Stadium, alla periferia della capitale, dove si svolgeranno i funerali dei due leader.
Lo stadio ha una capienza di circa 50mila persone, ma gli organizzatori di Hezbollah hanno installato decine di migliaia di posti a sedere extra sul campo e all'esterno, dove i partecipanti potranno seguire la cerimonia su uno schermo gigante. Hezbollah ha invitato alla cerimonia alti funzionari libanesi, alla presenza del presidente del parlamento iraniano, Mohammad Bagher Ghalibaf, e del ministro degli Esteri Abbas Araghchi. Quest'ultimo, in un discorso da Beirut, ha descritto i leader assassinati come "due eroi della resistenza" e ha giurato che "il cammino della resistenza continuerà".