Nuovi particolari inquietanti che riguardano la donna, ormai in prigione, sono emersi nei giorni scorsi, così come riporta il Sun: la donna, al tempo in cui era ancora in libertà, cucinava spesso dei piatti a base di carne, soprattutto carne in gelatina. "Eravamo stupiti di come, nonostante il suo carattere burbero, trovasse il tempo per cucinare per i bambini della zona. Mio marito non accettava mai di mangiare perché, diceva, non si poteva sapere cosa ci fosse dentro
Alcune parti del corpo del suo inquilino furono ritrovate nel frigorifero di casa sua. Da qui, le indagini su Sofia Zhukova, 80enne arrestata per aver ucciso almeno sette persone. Secondo l’Independent, era lo scorso gennaio quando alcuni cani randagi furono visti azzuffarsi intorno a dei sacchi scaricati in strada, dai quali spuntava anche una mano. E stando al quotidiano russo Moskovskij Komsomolets, la mano apparteneva proprio all’inquilino dell’80enne, il custode ucraino Vasily Shlyakhtich. La prima vittima della donna risale al 2005, ma solo 14 anni dopo, grazie il ritrovamento dei resti dell’inquilino gli inquirenti l’hanno arrestata. Zhukova, macellaia in pensione, è stata accusata anche di aver ucciso Nina Babenko, 83 anni, nell’aprile del 2013. Le indagini continuano su altre quattro persone scomparse nella zona dove vive la donna, nel villaggio di Berezovka in Russia. E nuovi particolari inquietanti sono emersi nei giorni scorsi, così come riporta il Sun: la donna, al tempo in cui era ancora in libertà, cucinava spesso dei piatti a base di carne, soprattutto carne in gelatina. “Eravamo stupiti di come, nonostante il suo carattere burbero, trovasse il tempo per cucinare per i bambini della zona. Mio marito non accettava mai di mangiare perché, diceva, non si poteva sapere cosa ci fosse dentro. Ora capisco che aveva ragione”, ha detto una vicina di casa della Zhukova. Sofia Zhukova è stata paragonata a Sweeney Todd, una storia vittoriana britannica su un barbiere assassino che vendeva torte fatte con carne umana.