Elvira Bello, coordinatrice del circolo di Cadoneghe, da una settimana si allenava con il team dell'associazione Quadrato meticcio. Poi i post e i like a una pagina con frasi di Mussolini. Il presidente Mattia Boscaro: "Una decisione definitiva in merito all’esclusione non è stata ancora presa". Lei si dice "discriminata" e incassa la solidarietà di Giorgia Meloni e altri big del partito
Da una settimana aveva iniziato ad allenarsi con la squadra femminile di calcio a 5 dell’associazione sportiva Quadrato meticcio, che nel proprio statuto ha tra i valori portanti l’impegno contro il razzismo e l’inclusione dei migranti. Poi Elvira Bello, esponente padovana di Fratelli D’Italia, ha pubblicato sui social post contro i migranti e messo un like a una pagina con frasi di Mussolini. A quel punto la squadra l’ha estromessa. Lei si dice “incredula” e “discriminata” e incassa la solidarietà di Giorgia Meloni e altri big del partito nato dalle ceneri del Movimento Sociale. E a sostenerla è anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Esclusione in palese antitesi con i valori ineludibili dello sport, in ogni sua declinazione”.
Bello è la coordinatrice del circolo di Cadoneghe (Padova) di Fratelli d’Italia. Aveva contattato la squadra per riprendere l’attività sportiva. Dopo una settimana di allenamenti, però, non le è stato più consentito di continuare. La donna si è detta incredula per la scelta comunicatale dalla capitana, sottolineando che politica e sport nulla hanno a che vedere. Il Quadrato Meticcio ritiene invece che le scelte politiche condivise dalla giocatrice siano incompatibili “con i valori etici dell’associazione, oltre che con quelli del Coni”. Il presidente, Mattia Boscaro, precisa tuttavia che “una decisione definitiva in merito all’esclusione non è stata ancora presa, essendo in atto una discussione interna tra i componenti l’associazione”.
Lei ora fa sapere di non avere intenzione di tornare in un gruppo che “non la vuol” e di aver nel frattempo “ricevuto molte offerte”: “Già martedì prossimo mi allenerò con un’altra squadra”. Si ritiene vittima di “una discriminazione odiosa” e spiega che “se fosse successo a qualcuno di un altro partito mi darebbe fastidio lo stesso” perché “lo sport è sport e la politica è politica. Da parte mia non c’è mai stata una parola scorretta o un gesto di offesa. Sono anche una mamma e spero che non succeda lo stesso a qualche ragazzino”.
Ma è proprio dal Coni che arriva il supporto a Bello, per bocca del presidente Malagò: “In merito alla notizia, appresa dagli organi di informazione, relativa all’esclusione di una calciatrice da parte di una società padovana per ragioni di natura politica, ritengo doveroso ricordare che tale circostanza si pone in palese antitesi con i valori ineludibili dello sport, in ogni sua declinazione”, ha dichiarato. Il numero 1 del Comitato ha poi aggiunto che “il nostro movimento, da sempre sinonimo di fratellanza e condivisione, riconosce la centralità dell’inclusione come pilastro non negoziabile e non si presta a strumentalizzazioni di natura ideologica che tendono a minare l’autenticità del nobile messaggio che da sempre lo caratterizza”.
Intanto sul caso Giorgia Meloni ha annunciato che FdI presenterà un’interrogazione. Lo stesso intendono fare il deputato FDI Federico Mollicone e il senatore Antonio Iannone, capogruppo in Commissione Istruzione, è “inaccettabile quanto accaduto”, “un comportamento che lede i valori di fraternità e tolleranza che proprio lo sport rappresenta e diffonde. Oltre ad esprimere solidarietà a Elvira Bello presenterò un’interrogazione al ministro Spadafora per fare chiarezza, mentre al Coni chiederò che siano presi provvedimenti nei confronti di questa squadra”.