“Ci proponiamo di liberare gli italiani da questa maggioranza”. I leader dei tre partiti di centrodestra tornano a sedersi allo stesso tavolo. Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno partecipato a un vertice a Milano, domenica pomeriggio e al termine del faccia a faccia hanno firmato una nota congiunta: “Il centrodestra si rimette in marcia verso i prossimi appuntamenti politici ed elettorali con spirito unitario”. E accusano la maggioranza Pd-M5s “che esiste solo nel Palazzo, che si è già rivelata inadatta a governare le complessità del nostro Paese e procede per risse e scontri, promettendo nuove tasse e meno sicurezza”.
Quindi, spiegano, “ci opporremo alle sue ricette sbagliate grazie anche ad un maggior coordinamento delle opposizioni in Parlamento”. Perché, affermano, “è di tutta evidenza che questo esecutivo giallorosso non potrà durare a lungo” poiché “è diviso, troppo sbilanciato a sinistra e incapace di raggiungere alcun risultato”. Ma il vertice è servito anche a fare il punto sulla strategia in vista delle prossime elezioni regionali, a partire dall’Umbria al voto a fine ottobre e dall’Emilia Romagna che sarà chiamata alle urne all’inizio del 2020: “Abbiamo cominciato il lavoro per raggiungere una intesa contestuale su tutte le Regioni che andranno al voto nei prossimi mesi e contiamo di portare il buongoverno del centrodestra anche laddove oggi non lo conoscono”.
Il centrodestra – rivendicano i leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – è il “progetto politico nel quale si riconosce la maggioranza degli italiani, quello che governa con profitto le principali Regioni italiane e migliaia di Comuni. È l’unica coalizione con una base programmatica comune che ha ideali condivisi”. Quindi l’annuncio: “Siamo dunque già al lavoro per vincere le prossime elezioni politiche: lo faremo convincendo più persone possibile, offrendo un approdo sicuro a chi non ha votato o a chi è deluso dal voto espresso un anno e mezzo fa”.