Non c’è anima viva, anzi spettatore vivo, che non elogi una delle interpretazioni più scioccanti, intense, incredibili degli ultimi anni al cinema. Tanto che a migliaia dagli Stati Uniti e dagli altri paesi dove il film è appena uscito (sono 73, e solo in Francia, Germania e Israele nel mondo attendono l’uscita del Joker tra il 9 e il 10 ottobre) si eleva un grido da stadio
“Dategli questo fottuto Oscar”. Joaquin Phoenix, e Joker di Todd Phillips, dopo tre giorni di programmazione in sala (due negli Stati Uniti) stanno letteralmente spopolando nei commenti sui social. Difficile trovare un qualche nasino storto di fronte al film Joker. Gli hashtag #Jokermovie e #Jokerfilm sono in trending topic su Twitter da oltre 24 ore come raramente è capitato (a spanne: i film sui supereroi Marvel o qualche titolo top di Disney) per un film in prima visione.
In mezzo ad un profluvio di commenti positivi, di ditirambi, di estasi, la frase però più ricorrente riguarda proprio il protagonista. Non c’è anima viva, anzi spettatore vivo, che non elogi una delle interpretazioni più scioccanti, intense, incredibili degli ultimi anni al cinema. Tanto che a migliaia dagli Stati Uniti e dagli altri paesi dove il film è appena uscito (sono 73, e solo in Francia, Germania e Israele nel mondo attendono l’uscita del Joker tra il 9 e il 10 ottobre) si eleva un grido da stadio: “Date questo fottuto Oscar a Joaquin Phoenix”. Chiaro, siamo ancora ad ottobre e la marcia per gli Oscar 2020, quest’anno anticipati di un mese al 9 febbraio, è ancora piuttosto lunga, ma sembra alquanto difficile che qualche collega di Phoenix riesca minimamente ad insidiarlo. Tante, troppe addirittura, le parole che si sono spese e che si stanno spendendo per elogiare il suo Joker psicologicamente disagiato e sconcertante capopopolo: dal lavoro fatto sulla risata a quello sulla mera trasformazione facciale attraverso trucco e parrucco, da quello fatto sull’ostentata scarnificazione del corpo a quello addirittura coreografico (la sequenza di danza urbana sulla scalinata rimarrà un pezzo di storia del cinema, punto).
Phoenix è stato nominato nella cinquina degli attori non protagonisti nel 2001 per la sua interpretazione più classica dell’imperatore Commodo ne Il Gladiatore (sequenza del parricidio in primis), poi ancora nel 2005 tra i cinque Attori Protagonisti per il suo Johnny Cash di I walk the line (vinse Philip Seymour Hoffman per Capote), e infine nel 2013 per il Freddie Quell di The Master al cospetto (nel film) ancora di Hoffman (vinse comunque l’Abramo Lincoln di Daniel Day Lewis). Intanto per Joker in Italia è letteralmente una marcia trionfale. Dopo tre giorni in sala raccoglie quasi 4 milioni e mezzo di euro con 2 milioni e cento ricavati soltanto sabato 5 ottobre. Mentre negli Stati Uniti venerdì 4 ottobre il film ha guadagnato circa 40 milioni di dollari, raggiungendo un A- tra gli under35 nella cruciale rilevazione di Cinemascore (la classificia è da A a F). Inoltre, per rimanere sull’online, Joker nel rating su Imdb.com è balzato al nono posto tra i film di tutti i tempi con una media voto di 9.1, mentre su Rotten Tomatoes ha raggiunto un 93% di gradimento (la verifica per votare viene fatta mostrando i codici del biglietto usato ndr).