Politica

Roma, polemiche per i rimborsi auto dell’assessore M5s Lemmetti: “20mila euro in due anni”. Lui: “Vado dai figli in Toscana”

Il rendiconto è pubblicato sul sito del Campidoglio alla voce "viaggi e missioni con i soldi pubblici" e l'esponente grillino della giunta Raggi è quello che spende di più rispetto ai colleghi. La difesa su Facebook: "Tutto nella norma, caso montato contro di me. Nel weekend torno dalla mia famiglia"

Polemiche a Roma per i rimborsi dell’assessore M5s al Bilancio Gianni Lemmetti che in due anni ha speso 19mila e 618 euro per “viaggi e missioni”. Il resoconto dell’uso dei fondi pubblici da parte di ogni esponente della giunta di Virginia Raggi è pubblicato periodicamente sul sito del Campidoglio. Il grillino, originario di Pietrasanta e residente a Camaiore (Lucca), tra febbraio e giugno di quest’anno ha dichiarato di aver speso 8mila e 586 euro in spostamenti. A cui bisogna sommare gli 11 mila del 2018.

L’assessore Lemmetti, dopo la pubblicazione della notizia, ha deciso di replicare su Facebook: “Quando tocchi grandi interessi”, si legge in un post della sera del 5 ottobre, “quando cerchi di risanare i bilanci e le società partecipate di Roma Capitale, che per decenni hanno fatto da bancomat alla politica, arrivano puntuali gli attacchi personali”. Secondo l’esponente 5 stelle, si tratta di una montatura per cercare di danneggiarlo: “Nello specifico cercano di montare un caso sui rimborsi delle mie spese di viaggio. Non c’è nulla di strano da nascondere, tanto è vero che i dati vengono pubblicati sul sito del Comune in piena trasparenza”. Il motivo delle spese sarebbe quindi da imputare al fatto che vive in Toscana: “Non è un mistero che io non sia residente a Roma, dove invece vivo durante la settimana pagando un affitto a mie spese. Nel weekend torno dalla mia famiglia e dai miei figli, percependo un rimborso per le spese di viaggio previsto dalle norme, per la precisione dall’art. 84 del Testo unico degli enti locali. Tutto regolare, tutto fatto secondo le legge, tutto rendicontato”. E ha concluso: “Sappiamo come funziona il giochino: ci attaccano personalmente per screditare l’opera di trasparenza e legalità che cerchiamo di portare avanti. Ma non ci riusciranno“.