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Beyoncé, il padre rivela: “Ho un tumore al seno”. È uno dei pochi uomini vittima di questa malattia

L'uomo ha 67 anni e insegna in una università del Texas, e ha deciso di raccontarlo in due interviste all'Abc e al New York Times, spiegando di essersi accorto che qualcosa non andava quando ha notato gocce di sangue sulla camicia

Mathew Knowles, padre ed ex manager della popstar americana Beyoncé e della sorella Solange, ha rivelato di aver scoperto di essere uno dei pochi uomini vittima del cancro al seno e di essere in cura per questa malattia che uccide ogni anno negli Stati Uniti circa 41.000 donne e 460 uomini. L’uomo ha 67 anni e insegna in una università del Texas, e ha deciso di raccontarlo in due interviste all’Abc e al New York Times, spiegando di essersi accorto che qualcosa non andava quando ha notato gocce di sangue sulla camicia: “Come un puntino con una penna rossa su un foglio bianco“, ha detto al New York Times.

Quando il sangue è comparso sulle lenzuola e, spremendo il capezzolo, ne è fuoriuscito liquido rossastro, Knowles è corso dal medico che gli ha prescritto una mammografia. Così ha scoperto di avere un tumore al seno allo stadio iniziale: poi ha dovuto sottoporsi a una mastectomia con rimozione dei linfonodi per assicurarsi che il cancro non si fosse diffuso in altre parti del corpo. “La ripresa è stata abbastanza facile”, ha spiegato aggiungendo di essersi sottoposto a un test genetico da cui è emersa una mutazione del gene Brca2 che aumenta i rischi di alcuni tipi di tumore. Per questo ha esortato le figlie a fare tutte le analisi: “Hanno maggior rischio di cancro al seno, maggior rischio di cancro alle ovaie e lo passano a figli e nipoti“.

Negli uomini, quando il gene Brca2 ha una mutazione, aumenta anche il rischio di cancro alla prostata, cancro al pancreas e melanoma. Le mutazioni ai geni Brca1 e 2 hanno ricevuto attenzione mediatica quando l’attrice Angelina Jolie rivelò di essersi sottoposta a una doppia mastectomia preventiva e alla rimozione delle ovaie per azzerare il rischio del cancro che aveva ucciso la madre, una nonna e una zia.