“Renzi? Gli dico di stare attento a usare il criterio della visibilità. Sta rilasciando interviste per prendersi i meriti. Oggi, per esempio, parla di assegno unico per i figli, che, in verità, è una proposta a mia prima firma. Ma riconosco che fa parte del gioco. Sono io che mi devo svegliare. Ma dobbiamo uscire dall’ossessione di Renzi“. Sono le parole del presidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera, Graziano Delrio, intervistato, a “24 Mattino” (Radio24), da Maria Latella e da Simone Spetia.
Delrio bacchetta a più riprese l’ex compagno di partito: “I governi devono poter lavorare in sintonia e in armonia. Quindi, il desiderio di visibilità delle singole forze politiche che sostengono il governo non può essere eccessivo. Non può essere, insomma, un continuo contrasto interno. E’ un po’ come una famiglia che continua a litigare e a un certo punto, poi, ognuno va per conto suo. Dobbiamo stare molto attenti a usare questo criterio della visibilità. Il vero criterio da usare in un’alleanza è lavorare insieme per il bene comune del Paese. Gli interessi del partito vengono dopo. Salvini ne è la dimostrazione più chiara, visto che per un anno e mezzo ha lavorato per gli interessi della Lega, utilizzando strumenti di propaganda come gli immigrati, così ha alzato la quota del suo partito ma non si è curato del Paese”.
E aggiunge: “Èvero, il livello di tensione tra Pd e Italia Viva si sta alzando. Io credo che Renzi, essendo stato presidente del Consiglio, abbia coscienza del fatto che, per permettere di agire a un governo, non si possa scomodare un problema ogni giorno. Forse questa è una fase iniziale in cui ha più bisogno di visibilità, ma sono convinto che lui capisca benissimo che così stiamo davvero andando un po’ troppo avanti. Noi del Pd non abbiamo assolutamente paura di andare a elezioni anticipate, così come non avevamo paura poche settimane fa, prima di questa alleanza. E le alleanze si fanno non per scappare dalle elezioni – spiega – ma per governare il Paese e per dare delle risposte agli italiani. Mi pare che il blocco dell’aumento dell’Iva, mettere più soldi in tasca ai lavoratori dipendenti, cominciare a fare percorsi scolastici gratuiti, siano risposte vere, non chiacchiere di visibilità. I cambi di casacca? Non mi piacciono, anche se sono legittimi. Ma non tutto quello che è lecito è utile. Il rapporto tra elettori ed eletto deve essere molto franco, bisogna rendere conto ai propri elettori che sono i nostri azionisti”.