Il bambino, attaccato in un recinto assieme a un amico di famiglia poi deceduto, è "attualmente sedato e in ventilazione meccanica", rende noto l’ospedale, precisando che "nella notte è stato necessario stabilizzare il paziente ed eseguire procedure chirurgiche in sala operatoria"
Sedato e in ventilazione meccanica con lesioni multiple al viso e al collo. Resta riservata la prognosi del bambino di 2 anni aggredito da una scrofa in un allevamento a Corcolle, in provincia di Roma, domenica pomeriggio. Il bollettino medico dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù ricostruisce le cure prestate dai sanitari al piccolo, giunto in elisoccorso in condizioni gravissime dopo l’attacco subito nel recinto e costato la vita a un amico di famiglia di 50 anni.
Il bambino è “attualmente sedato e in ventilazione meccanica” e “la prognosi è riservata”, rende noto l’ospedale, precisando che “nella notte è stato necessario stabilizzare il paziente ed eseguire procedure chirurgiche in sala operatoria”. Inizialmente ricoverato all’ospedale di Tivoli, si legge nel bollettino, “il bimbo è stato trasferito dal 118 in eliambulanza tramite l’Eliporto Vaticano”. È arrivato “in condizioni gravissime, intubato e in stato di incoscienza”. Il piccolo, spiega ancora la struttura sanitaria, “presenta lesioni traumatiche multiple, in particolare a livello del viso e del collo”.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo di 50 anni, romeno, deceduto voleva portare il figlio del suo amico a vedere i maialini appena nati. Ma una volta aperto il recinto entrambi sono stati aggrediti dalla scrofa che ha fatto cadere l’uomo per terra. Poi lo ha morso ferendolo mortalmente e ha ferito gravemente il bimbo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Tivoli che stanno ora indagando per accertare l’esatta dinamica dell’accaduto e stabilire eventuali responsabilità. A scatenare l’aggressione sarebbe stato l’istinto di difesa dell’animale che accudiva una cucciolata di maialini.