“Nella Lega non c’è una persona che prende soldi direttamente, ma c’è una suddivisione degli incarichi, ad esempio quando Mascetti prende un incarico poi fa lavorare altri professionisti”. A sostenerlo Alberto Bilardo, ex segretario di Forza Italia a Gallarate , in provincia di Varese, e uno degli uomini più vicini a Nino Caianiello, il presunto burattinaio nella maxi indagine della Dda di Milano su un sistema di tangenti e nomine pilotate. Il Mascetti citato da Bilardo è Andrea Mascetti, avvocato varesino e consigliere di amministrazione indipendente nel board di Banca Intesa Russia. Arrestato e interrogato il 10 giugno scorso, il verbale di Bilardo è tra le migliaia di pagine di atti depositati dopo la chiusura dell’inchiesta per 71 indagati. Secondo Bilardo, Mascetti “è una persona di fiducia dell’onorevole Giorgetti ed è sponsorizzato da quest’ultimo”. Caianiello, ha spiegato Bilardo, “mi aveva detto del ruolo importante che Mascetti ricopriva nella provincia di Varese in quanto deteneva le leve economiche. Mascetti ha preso molti incarichi dal comune di Gallarate”. Informazioni già anticipate dal Fatto Quotidiano nel luglio del 2019.
“Nella Lega c’è suddivisione di incarichi” – In relazione agli incarichi in Accam, una società partecipata di Varese, “faccio presente – ha messo a verbale Bilardo – che vi era la necessità di nominare il il presidente dell’Odv (organismo di vigilanza, ndr), nomina che spettava alla Lega che nominò il predetto Mascetti per tale incarico. Per gli altri due posti di componenti dell’Odv – ha aggiunto – gli stessi spettavano a Forza Italia“. E ancora: “Verso la fine del 2017, Caianiello mi disse, a tal riguardo, che ‘bisognava fare il Natale, frase con la quale voleva dire che bisognava contattare i professionisti per recuperare del contante”, ossia le cosiddette “retrocessioni” da parte di coloro che avevano ottenuto gli incarichi. Bilardo ha raccontato ancora che “per la nomina di un legale presso il Comune di Gallarate”, in sostituzione di un altro avvocato, “c’era da fare i conti con la Lega” e “venne fatta una riunione verso la fine del 2016” e il Carroccio propose “l’Avv. Mascetti”. Il nome di Mascetti è stato citato più volte anche nel cosiddetto Russiagate. Durante la famosa conversazione all’hotel Metropol, uno degli italiani cita Banca Intesa e spiega ai russi che la Lega aveva “un uomo lì dentro chiamato Mascetti”. “Dopo questo incontro dobbiamo parlare con il tizio che inizia con Ma e finisce con etti in modo che si incontrino dopo che i fondamentali sono chiusi”.
“Mascetti finanziava la Lega” – A parlare di Mascetti, è anche Laura Bordonaro, ex manager della società partecipata Accam arrestata lo scorso maggio (ora è tornata in libertà). “Mascetti è il professionista maggiormente sponsorizzato da parte degli esponenti leghisti, ricoprendo plurimi incarichi presso società pubbliche. Da più parti viene indicato come una persona che significativamente finanziava il partito della Lega anche mediante associazioni che a lui facevano capo quali ad esempio Terra Insubre“, ha detto la donna, che interrogata dal pm Luigi Furno, ha spiegato di non essere a conoscenza se esistesse o meno anche in “area della Lega” un “sistema analogo a quello (…) degli incarichi pilotati nei confronti del professionisti” attribuito all’ex coordinatore di FI di Varese Gioacchino Caianiello. Bordonaro nel parlare di Mascetti al pm ha precisato che le era “stato presentato durante un incontro da Matteo Bianchi“, ex segretario leghista sempre di Varese e da Caianiello” con il quale, “pur essendo esponente della Lega, ha buoni rapporti (…) avendo personalmente constatato che durante le elezioni amministrative del 2019 si sentivano spesso per accordi sui vari candidati sindaci”. Nello stesso verbale la ex manager ha anche spiegato che Mascetti “è stato indicato in quota Lega” nell’organismo di vigilanza di Accam, la società che si occupa di smaltimento rifiuti per 27 comini tra l’Alto Milanese e il Varesotto, e che “la sua candidatura è stata caldeggiata anche dallo stesso Caianiello”. .