Nel giorno in cui la Cedu ha chiesto all’Italia di cambiare la legge sull’ergastolo ostativo, il Capitano Ultimo ha annunciato di aver ricevuto la comunicazione che dà il via al procedimento che porterà alla revoca della sua scorta. “Nessun pericolo”, ha scritto su Twitter il colonnello Sergio De Caprio, l’ufficiale dei carabinieri che arrestò Totò Riina, “la mafia non c’è più, è stato un gioco. Tutti invitati alla prossima cerimonia. Via la tutela al Capitano Ultimo, in fondo se l’è cercata e basta indagini, non servono più”. Insieme al messaggio, ha postato la notifica dell’atto originale che ha ricevuto in queste ore.
Proprio oggi la Corte europea dei diritti umani ha respinto il ricorso dell’Italia e chiesto la modifica della norma che non prevede benefici né sconti di pena per i condannati al carcere a vita. Una sentenza contestata dal governo italiano e che influenzerà la situazione di 957 persone che in Italia stanno scontando condanne all’ergastolo per reati di mafia e terrorismo. Questa, ha scritto ancora Ultimo in rete, “è la visione di UCIS e del comando generale Carabinieri per loro la mafia, Bagarella e Matteo Messina Denaro non sono un pericolo attuale per il Capitano Ultimo. Se l’è cercata come Falcone e Dalla Chiesa”.
Nessun pericolo, la #mafia non c è più, è stato un gioco.Tutti invitati alla prossima #cerimonia : Via la #tutela al #capitanoultimo , in fondo se l’è cercata, e basta indagini, non servono più. @ritadallachiesa pic.twitter.com/M1AClQGt0m
— Capitano Ultimo (@UltimoUMC) October 8, 2019