Un film con protagonista un Gesù nero per la prima volta nella storia del cinema. S’intitola Il nuovo Vangelo, è diretto dal regista teatrale svizzero Milo Rau, e ha avuto nei giorni scorsi come set, per le sequenze della Passione (Via Crucis e crocifissione), proprio lo scenario naturale di Matera, in Basilicata. Spazio scenico che aveva già ospitato cast e maestranze di altri due film dedicati alla figura del Cristo come Il vangelo secondo Matteo di Pasolini e The Passion di Mel Gibson.
Nella parte di Gesù un attore non professionista, ovvero quell’Yvan Sagnet, 34enne camerunense, ingegnere, ex bracciante, attivista politico, che si è prestato a recitare accanto a parecchie comparse materane, ma soprattutto assieme a Marcello Fonte (Dogman) nei panni di Ponzio Pilato; a Maia Morgenstern in quelli di Maria che già ricoprì in The Passion; ed Enrique Irazoqui, il Gesù di Pasolini ne Il vangelo secondo Matteo – qui diventato Giovanni Battista.
“Nel sud Italia, periferia meridionale d’Europa, dove profughi africani impegnati nella raccolta agricola e piccoli contadini resi disoccupati lottano per sopravvivere, il regista Milo Rau rievoca, con il suo lavoro gli atti e la morte del più influente fondatore religioso della storia – viene spiegato nelle note della produzione al film. “Chi sono gli esuli, gli emarginati, gli offesi dell’ordine mondiale contemporaneo? Cos’è rimasto del messaggio salvifico di Gesù nell’epoca dello sfruttamento globale?”.
Rau si interroga sia sulle responsabilità della Chiesa Cattolica (“cosa ci chiede di fare realmente la Bibbia?”) che sulle politiche migratorie europee contro le quali invita a manifestare la propria opposizione e indignazione (“Cosa rimane dei valori dell’illuminismo e del cristianesimo nella realpolitik dell’UE? Come riconciliarli?”). Il nuovo Vangelo è stato, e sarà contemporaneamente, nella fattispecie il 10 ottobre quando si girerà la Resurrezione al Teatro Argentina di Roma e l’11 novembre la prima missione dell’apostolo Paolo in Santa Maria dello Spasimo a Palermo, sia un film che una performance pubblica.