Piccolo stupidario del fine settimana calcistico in televisione, con il titolo che vuole essere un tributo (a modo nostro) alla fortunata trasmissione calcistica di Italia 1 - Le nuove vette di Pantani Ubaldo, il nuovo Polpo Paul è un maiale, il Inter-Juve vale 12 ore di diretta sul nulla
EFFETTO ROIPNOL – Inventarsi qualcosa da dire, 24 ore su 24, per tirarla lunga anche su quante automobili sono parcheggiate fuori da San Siro, è impresa improba. Ma nello storico salotto di Qui studio a voi stadio (canale 152) si supera ogni fantasia. Domenica poco dopo l’ora di pranzo con lo “studio” ancora moscio e lo “stadio” ancora lontano, l’intera compagnia di giro disponibile al momento ha disquisito per 16 minuti abbondanti soltanto del possibile esonero di Giampaolo con in mano l’unica seguente notizia: “Gattuso ha chiesto di smettere in primavera”. Frase ripetuta esattamente 67 volte da almeno quattro ospiti differenti. Un record. Catatonico.
GIAMPIERO L’UBIQUO – C’era da sudare rimanendo seduti in poltrona nel seguire la frenetica ubiquità di Giampiero Mughini domenica sera. Il celebre opinionista è stato contemporaneamente tra le “sfere” di Live – Non è la D’Urso su Canale 5 per contrastare l’ospite “razzista” Giorgia Meloni; ma anche nel largo divanone di Tiki Taka su Italia 1 per commentare Inter-Juventus. Ebbene, Giampiero non se l’è cavata granché bene. Con lo stesso abito (pesante) di vellutino a coste e una cravattona rossa con arabeschi bianchi Mughini si è arrabbiato tantissimo disquisendo di fascismo ed elezioni da Barbarona, per poi arrivare lungo ed esausto da Pardo. Ebbro della vittoria bianconera, dopo aver dato degli “imbecilli” agli juventini che vogliono togliere la stella di Conte dallo Juventus Stadium, si è inabissato silenzioso facendo lentamente scomparire il busto nel celebre spaparanzo alla Mughini. Già trasmesso in diretta un appello di Chi l’ha visto (e sentito).
POTERE DELLA RECLAME – “Ci prendiamo una pausa pubblicitaria perché questa Cremonese non ci piace”. La conduttrice di Diretta Grigiorossa al minuto 25 di Cremonese-Cittadella sullo 0 a 1.
DISTRAZIONE FATALE – A Quelli che il calcio dopo circa mezz’ora di primo tempo, la “first sciura” di Bergamo, Cristina Parodi, scopre finalmente che nel suo schermo non sta vedendo la partita dell’Atalanta e chiede il cambio canale. Insondabile il motivo che l’ha tenuta, senza accorgersene per tutto il tempo, sulle immagini di Avellino-Rende.
ONORIFICENZA ENRICO TOTI – “Correa scaraventa un fucile contro la traversa”. Manfredi Campione a Solo Calcio (èTv) sul rigore sbagliato dal giocatore biancoceleste alla fine di Bologna-Lazio.
POLPO PAUL, IL RITORNO – Durante Quelli che il calcio, in collegamento dal giardino di casa sua, Michela Vittoria Brambilla, insieme ad uno spompato Enrico Lucci, fa pronosticare alla maialina che tiene in giardino, assieme ad asini, oche, cani, gatti e compagnia animale, il risultato di Inter-Juventus. Esce una X. Rimandata a settembre 2020.
SENTIERI IMPERVI – In un Tiki Taka oramai regale, dove perfino Antonio Cassano sembra diventato un milordino da tribuna (cit. Giuseppe Gazzoni Frascara), un gestaccio da discolo squaderna l’elegante andazzo della trasmissione: Bobo Vieri inquadrato in primo piano in splitscreen, mentre nell’altra metà dello schermo si vede l’immagine di Antonio Conte intervistato a parlare di “step”, infila inavvertitamente l’indice della mano destra nella narice sinistra scavando nemmeno fosse la trivella della Tav. Avvisato l’ex ministro Toninelli per avere ragguagli sul proseguire o meno nello scavo.
QUEL GRAN PEZZO DELL’UBALDO – L’imitazione di Mario Giordano che conduce Fuori dal coro messa in scena da Ubaldo Pantani a Quelli che il calcio è semplicemente spettacolare. Recuperatela, riguardatela. Un pezzo di bravura estremo. Con quel Salvini angioletto sul grande schermo e Giordano/Pantani in urlante adorazione viene giù lo studio. Soldi pubblici spesi bene.