L’incontro c’è stato, le parti hanno detto ‘sì’ e per mercoledì si aspetta la firma sul contratto. Il nuovo allenatore del Milan che andrà a sostituire Marco Giampaolo, esonerato ufficialmente dopo il disastroso avvio di stagione dei rossoneri, sarà l’ex di Fiorentina, Inter e Lazio, Stefano Pioli. “AC Milan comunica di aver sollevato Marco Giampaolo dall’incarico di allenatore della Prima Squadra. Il Club intende ringraziare Marco per l’attività sin qui svolta e gli augura i migliori successi professionali”, si legge in un comunicato. Ora si attende solo l’ufficialità per Pioli che doveva arrivare già martedì pomeriggio e invece è slittata alla mattina di mercoledì.
Il tecnico emiliano, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, firmerà un biennale da 1,5 milioni di euro circa a stagione. Pioli ha scalzato la concorrenza di Luciano Spalletti, prima scelta per la società rossonera, che aveva già dato il suo ok a iniziare la sua avventura a Milanello, ma che è stato bloccato dall’Inter che ha deciso di far valere il contratto di due anni che lega il tecnico toscano alla società del gruppo Suning.
Così, Boban e compagni hanno deciso di virare sull’allenatore dimessosi in corsa l’anno scorso dalla Fiorentina dei Della Valle, dopo un campionato travagliato che ha portato i Viola vicini alla retrocessione. L’obiettivo è quello di rilanciare una rosa, quella del Milan, che non manca di elementi di valore ma che nelle prime sette giornate non ha quasi mai convinto, nemmeno quando è riuscita a portare a casa il massimo risultato, ritrovandosi così al 13esimo posto con 9 punti, tre vittorie e quattro sconfitte.
La duttilità di Pioli, sostenitore del 4-3-3 ma capace di cambi, anche in corsa, con l’uso di un trequartista o della difesa a tre, potrebbe essere la chiave per rilanciare il Milan, prima di tutto dal punto di vista del gioco. Una difesa da registrare, un centrocampo che, soprattutto in fase offensiva, deve lavorare in maniera più fluida e un attacco che ha bisogno, al fianco dell’esuberanza di Leão, di ritrovare il Suso e, soprattutto, il Piątek dei tempi migliori potrebbero ottenere giovamento dalle diverse soluzioni tattiche nella testa di Pioli.
Inoltre, l’allenatore nato a Parma è da sempre considerato uno di quelli che non si presenta in società sbattendo i pugni per chiedere nuovi acquisti, ma abituato a cercare di ottenere il meglio dalle risorse messe a disposizione. In questo, Pioli è diverso da Spalletti che, probabilmente, avrebbe chiesto maggiori garanzie in vista del mercato di riparazione.