“Per tenere in piedi un governo illegittimo, si concede a una banda di parlamentari di fare uno stupro di questo Parlamento, uno stupro che ricorda quello che è avvenuto nella casa dove Grillo ha riunito le forze politiche…”. Sono le parole in Aula di Vittorio Sgarbi, del gruppo Misto, poco prima del voto che dovrebbe dare il via libera alla riforma della Costituzione che riduce il numero di deputati e senatori. Il riferimento è all’inchiesta per violenza sessuale di gruppo che vede coinvolto il figlio del garante M5s insieme a tre amici. Il deputato è stato richiamato dalla vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni: “Le chiedo di moderare i toni e attenersi al tema”, ha detto. “Lei vuole che io taccia essendo lei di quel gruppo”, ha replicato Sgarbi. Nel corso dell’intervento, Sgarbi si è poi rivolto ai parlamentari del M5s, definendoli “falsi, ipocriti e ricattatori come Mussolini” e ha annunciato il suo voto contrario.
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