Toni nervosi e concitati dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso di Dimartedì (La7), nel rispondere alle domande del conduttore Giovanni Floris sul caso dei presunti fondi russi alla Lega.
L’intervista parte con un registro ironico e con la menzione delle dichiarazioni rilasciate poco prima, nello stesso studio, dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sulla fine della liaison con il leader della Lega (“Non sono il suo psichiatra”).
E Salvini risponde a distanza: “Potrò risultare simpatico o antipatico, ma matto e pervertito proprio no. Mi hanno dato del fascista, del nazista, del razzista, del pervertito, del sequestratore, del delinquente. In realtà, sono una persona normale. Mi manca il rapporto con Di Maio? Guardo avanti“.

L’aplomb divertente di Salvini si spegne improvvisamente quando Floris tocca il tema del Russiagate e gli chiede perché non riferisce in Parlamento. “Mi scusi, ma se io avessi preso 60 milioni di dollari stasera sarei qui con lei? – tuona il senatore leghista – Ma starei a farmi gli affari miei ai Caraibi, dai. Dove cazzo li nascondo 60 milioni di dollari? Li metto sotto terra? Nell’orto o nel giardinetto? Secondo lei, sono un barbone che va all’estero per chiedere i soldi per il suo partito? Ma dai, neanche su Topolino si vede una roba del genere“.
Salvini, incalzato da Floris, si abbandona a una risata, ma viene rimbrottato dal giornalista: “E’ bello che ci rida sopra, ma dovrà ridere anche davanti al magistrato“.
“Ma è un anno che andate avanti su questo pippone sulla Russia“, protesta Salvini, che continua a negare ogni coinvolgimento nel caso dei fondi russi al suo partito.

Nel corso della trasmissione, momenti di ilarità quando il direttore responsabile di Libero, Pietro Senaldi, incespica in un lapsus e chiede a Salvini quando finalmente dirà qualcosa di sinistra.
Altri momenti di tensione tra Salvini e Floris si registrano quando il capo della Lega denuncia un sicuro aumento dell’Iva, mostrando un documento, che però viene smentito dal giornalista.
Se lei è l’ufficio stampa di Conte, me lo dica e almeno so come comportarmi – sbotta Salvini – Se lei poi fa le domande e si dà le risposte, io vado a mangiarmi il panino che ho in camerino“.
Ma lei non può dire che aumenta l’Iva. Non è vero“, ribatte Floris.

Nel finale, altro coup de théâtre dell’ex ministro dell’Interno, che, neppure in fascia protetta, mostra alle telecamere una foto contenuta nel suo smartphone: “E’ un banalissimo orecchio di un agente della polizia penitenziaria del carcere di San Gimignano preso a morsi da un detenuto nordafricano oggi pomeriggio (in realtà, è stato colpito da un oggetto contundente, ndr). Io mi sono rotto le palle che i nostri uomini della sicurezza vengano aggrediti da delinquenti che arrivano dall’altra parte del mondo”.

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