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Fondi Lega, Travaglio: “Salvini ci dica a che titolo Savoini era in un hotel russo a contrattare fornitura di petrolio e cresta per il partito”

Russiagate? Salvini ci dovrebbe dire a che titolo Savoini, che lo accompagnava dappertutto e anche negli incontri bilaterali coi ministri russi, trattava fornitura di carburante coi russi. Se non era lì in veste di leghista, perché i russi avrebbero dovuto prendere sul serio Savoini e parlare con lui di una partita di quel genere?”. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, nel corso di Dimartedì (La7), a proposito dei presunti fondi russi alla Lega.

Travaglio aggiunge: “Perché Salvini non va a riferire in Parlamento? Immagino che abbia degli imbarazzi. Maria Elena Boschi per qualche mese non disse in Parlamento la sua versione ufficiale del caso Etruria. Poi ci fu una mozione di sfiducia e dovette darla. Boschi disse che non si era mai occupata in conflitto di interessi della banca amministrata da suo padre. In Commissione Banche invece venne fuori che lei se ne occupò continuamente. Quindi, quando vai in Parlamento e dai la tua versione ufficiale, non è come rilasciare qualche dichiarazione per strada a mezza bocca con battute sui rubli“.

E spiega: “Qui la situazione è piuttosto chiara: esiste un audio in cui ci sono Savoini e altri due emissari della Lega, che nella hall dell’hotel Metropol di Mosca contrattano una fornitura di petrolio, gasolio e altri combustibili da Gazprom, la compagnia petrolifera russa, e progettano di ritagliarne una cresta, che dovrebbe andare per il 4%, cioè per 65 milioni di dollari, alla Lega per la campagna elettorale delle Europee. Indipendentemente poi se questi soldi siano passati o meno, il problema è che nel nostro codice penale c’è il reato di tentata corruzione“.