L'amministratore delegato dei rossoneri: "Vorrei convincere stampa e tifosi che abbiamo una grande visione per questo club. Lo abbiamo ereditato con il rischio insolvenza, che voleva dire finire in Serie D". Il nuovo tecnico dopo la firma: "Dobbiamo lottare per andare in Champions"
“Siamo di fronte ad una realtà che non può essere ignorata: a noi interessa molto il club, lo abbiamo ereditato con il rischio insolvenza, che voleva dire finire in Serie D, stiamo lavorando tutti i giorni con tutto il cuore”. Lo ha detto l’amministratore delegato dei rossoneri, Ivan Gazidis, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Stefano Pioli come nuovo allenatore del Milan: il tecnico ex Fiorentina, Inter e Lazio ha firmato un contratto biennale da due milioni a stagione. Proprio la scelta del nuovo allenatore, dopo l’avvio disastroso di Marco Giampaolo, ha portato nuove critiche alla società. “Vorrei convincere stampa e tifosi che abbiamo una grande visione per questo club”, ha risposto Gazidis.
“Capiamo la frustrazione dei nostri tifosi, stiamo facendo un percorso non facile“, ha detto Gazidis. Che poi ha ricordato: “Abbiamo ereditato debiti che ci hanno escluso dalle coppe. È un percorso difficile e serve tempo. Non vuol dire che non faremo errori, ma siamo determinati a riportare il club bella posizione in cui deve stare, competere ai più alti livelli in Europa”, ha insistito. “In estate siamo stati stati sesti in Europa per le spese sul mercato, abbiamo migliorato la rosa. Nonostante un inizio difficile siamo comunque a 6 punti dalla Champions. Abbiamo preso questa decisione perché c’è ancora tempo per riprendere il timone“, ha aggiunto l’amministratore delegato. “Abbiamo preso un allenatore di esperienza, che sono sicuro potrà sviluppare i nostri giocatori”- “Stiamo investendo 1,2 miliardi per il nuovo stadio, il nostro compito è rifondare il club con nuovi giocatori e riportarlo dove merita”, ha concluso Gazidis.
“Noi dobbiamo lottare per andare in Champions, questo è sicuro”, ha confermato anche il nuovo tecnico del Milan, Stefano Pioli. “Siamo il Milan, lotteremo insieme per raggiungere migliori risultati possibili, abbiamo un passato glorioso e dobbiamo avere un presente all’altezza delle nostre possibilità. Le difficoltà ci sono ma vanno affrontate lavorando con qualità per far diventare la squadra unita e coesa il prima possibile”. Pioli anche ha dovuto rispondere alle critiche dei tifosi: “Ho grande rispetto per i tifosi, hanno diritto di critica, ma per me è uno stimolo ulteriore per fare un buon lavoro. Ci sarà da lavorare sia sulla testa dei giocatori, su idee, progetti, concetti, che sulla disposizione in campo, saranno dieci giorni importanti e cercherò di sfruttare qualsiasi istante per trasmetterli alla squadra per la prima partita”. “Tifavo Inter? Il passato è passato, non si può confondere un ragazzino di 13 anni con uomo maturo, un professionista”, ha aggiunto.
“Un cambio di allenatore è una sconfitta per tutti. Abbiamo preso una decisione che crediamo giusta, faccio un grande in bocca al lupo a Pioli, tutti assieme dobbiamo remare dalla stessa parte per uscirne fuori”, sono invece le parole usate dal Chief Football Officer del Milan, Zvonimir Boban. Più formale il direttore dell’area tecnica del Milan, Paolo Maldini: “Ringrazio Giampaolo per la sua professionalità, dispiace. E’ una scelta ponderata e condivisa, era una scelta giusta un allenatore con concetti forti per una squadra giovane. Ma ci siamo resi conti che è una cosa che non funziona. Può essere un’azzardo, una scelta difficile, ma vogliamo esser protagonisti in questa stagione e non possiamo considerare la stagione persa solo per qualche risultato sbagliato”.