I problemi economici di Morgan sono noti da qualche tempo, l’artista negli ultimi mesi ha poi raccontato in tv e sui giornali di aver subito un pignoramento della sua casa. Striscia la notizia, nella puntata in onda l’8 ottobre, ha deciso di documentare lo sgombero dei beni dell’artista che ora non ha più un posto dove dormire: “Durante l’estate ho avuto la tournée, tra la macchina e gli alberghi un posto dove stendermi l’ho trovato. Ora dormo in case in affitto momentaneo”, si è sfogato con l’inviato Valerio Stafelli.
Durante il servizio si vedono le persone incaricate dal tribunale caricare su un camion un tavolino del 700, una poltrona cara a sua figlia e le testiere del letto: “Sul camion ci sono oggetti messi alla rinfusa. Sai che questo servizio me lo fanno pagare 8000 euro? Uno viene sfrattato perché dicono che ha tasse arretrate, gli vendono la casa a un terzo del valore di mercato, non gli danno la procedura di solo indebitamento, e significa che non posso lavorare, però sgomberano e pago io”, aggiunge Castoldi.
L’ex di Asia Argento si rivolge poi ai giudici: “Smantellare una casa così è sbagliato ma non perché è la mia, può succedere a tutti. Il problema è che qui c’è il mio studio di registrazione, per farne uno che rispondesse alle mie esigenze ci ho messo dieci anni.” Nei mesi scorsi Morgan ha partecipato a The Voice of Italy ed è ora impegnato su Radio 2. Il cantautore non ha risparmiato gli attacchi ai suoi colleghi, colpevoli di non averlo aiutato in questo momento di difficoltà.
A Non è la D’Urso aveva spiegato come erano nati i suoi problemi con il fisco: “C’è stata una responsabilità mia, mi sono ritrovato nel 2015 con una enorme quantità di tasse non pagate, non perché l’avessi voluto, ma un commercialista truffaldino ha gestito malamente per cinque anni di fila la mia situazione finanziaria. Da quell’anno tutti i compensi che ho preso li ho dati direttamente all’Agenzia Delle Entrate e non ho ancora saldato il debito. Più lavoro, più riesco a saldare tutto. La casa io l’ho pagata e non ne ho un’altra, la casa è un’opera d’arte. Io voglio lasciarla al Comune, in modo che possa diventare una scuola, un museo. E’ facile a dire sgombera”.