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X Factor 13, Malika Ayane insultata per le sue scelte: “Mi hanno chiamata ‘cogl***’ e ‘put**** razzista’”

L'artista ha ricevuto critiche violente per alcune delle sue scelte per la sua squadra Under Uomini nella puntata di ieri di “X Factor”. Malika non ci sta e postando alcuni degli screen degli insulti ricevuti, ha scritto un lungo messaggio per rispondere, con eleganza, a un attacco così violento

di Andrea Conti

Risveglio difficile per Malika Ayane che, dopo i fischi nella puntata di ieri di “X Factor, è stata ricoperta di insulti di qualsiasi tipo sul Web per aver scelto o sacrificato qualcuno dei cantanti della sua squadra Under Uomini nell’ottica di portarne solo cinque agli Home Visit, come prevede il regolamento. Con lei per partiranno per Berlino per le ultime fasi Lorenzo Rinaldi, Enrico Di Lauro, Emanuele Crisanti (Nuela), Daniel Acerboni e Davide Rossi. Stamattina l’artista ha deciso di postare alcuni degli insulti che ha ricevuto sui social e di spiegare per bene tutto quello che è successo scrivendo un lungo messaggio, a corredo delle foto.

“Mi sono svegliata molto amareggiata leggendo parte dei commenti alla puntata di ieri. Tranne alcuni molto creativi nell’inadeguatezza, il livello di linguaggio e di pensiero è veramente basso. Basso e violento. Inaccettabile. – scrive Malika – Non si tratta di orgoglio ferito perché contestata ma di delusione per come ancora in molti confondano la critica con l’offesa e per come il livore divori certe persone e ne accechi l’intelligenza. Le sole parole che si possono utilizzare con leggerezza, sono quelle d’amore. Per le altre vi consiglio di ragionare con calma e sceglierle con cura”.

E infine la cantautrice conclude: “Sono una donna adulta e strutturata quindi vi concedo di sentirvi dei paladini della giustizia per avermi chiamata ‘cogliona’ o ‘puttana razzista’. se al mio posto ci fosse stata una persona fragile o delicata avreste potuto fare dei danni. Siate più responsabili, siate l’esempio positivo”. Il discorso non fa una piega ed è davvero inaccettabile che nel 2019 ci sia ancora spazio sui social per l’insulto gratuito verso una artista che fa il proprio lavoro, e lo fa anche bene.

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Mi sono svegliata molto amareggiata leggendo parte dei commenti alla puntata di ieri. Tranne alcuni molto creativi nell’inadeguatezza, il livello di linguaggio e di pensiero é veramente basso. Basso e violento. Inaccettabile. Non si tratta di orgoglio ferito perché contestata ma di delusione per come ancora in molti confondano la critica con l’offesa e per come il livore divori certe persone e ne accechi l’intelligenza. Le sole parole che si possono utilizzare con leggerezza, sono quelle d’amore. Per le altre vi consiglio di ragionare con calma e sceglierle con cura. Sono una donna adulta e strutturata quindi vi concedo di sentirvi dei paladini della giustizia per avermi chiamata ‘cogliona’ o ‘puttana razzista’. se al mio posto ci fosse stata una persona fragile o delicata avreste potuto fare dei danni. Siate più responsabili, siate l’esempio positivo .

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