Provava dei forti dolori ogni volta che urinava o eiaculava così, dopo mesi di sofferenze, si è deciso a chiedere l’aiuto di un medico. Facendo degli esami, ha scoperto che a provocargli i dolori era un proiettile che gli era rimasto nella vescica dal 1990, quando l’uomo era rimasto coinvolto in una sparatoria. È successo nel Connecticut, negli Stati Uniti, come riferisce il Daily Mail, a un 42enne che, come ricostruito dai medici, aveva convissuto per quasi trent’anni con i frammenti di quel proiettile senza mai avere problemi fino a qualche mese fa. Il suo caso è stato seguito da Joanna Marantidis, medico della Frank H Netter MD School of Medicine della Quinnipiac University, che ha pubblicato la storia in Urology Case Reports.
All’epoca della sparatoria, l’uomo era stato ricoverato in ospedale ma i chirurghi avevano giudicato il proiettile inoperabile per cui gli avevano messo per qualche settimana un catetere, poi vedendo che il 42enne si era completamente ristabilito glielo avevano tolto e l’avevano dimesso. Per tutto questo tempo lui si era dimenticato di quel proiettile, fino a quando gli esami specialistici a cui si è sottoposto gli hanno detto che era proprio quello a causargli i dolori. I frammenti del proiettile avevano infatti i bordi affilati e avrebbero potuto causargli danni seri se non fosse che nel tempo gli si era formata intorno una calcolosi vescicale. Così i medici sono dovuti intervenire e l’hanno operato, rimuovendogli il proiettile senza ulteriori conseguenze.