Costringevano i loro dipendenti a fare turni di lavoro tra le 10 e le 18 ore giornaliere, senza alcuno straordinario pagato. Non solo: non gli concedevano mai giorni di ferie consecutivi e li facevano dormire in giacigli di fortuna ricavati dentro alcuni container posti dietro i capannoni dell’azienda. Per questo i carabinieri di Mantova hanno arrestato due imprenditori di 53 e 58 anni, incastrati anche da alcune intercettazioni telefoniche in cui definivano i loro dipendenti “macchine da lavoro”, come riferisce il Corriere della sera. L’accusa nei loro confronti è di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Dalle indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Mantova, è emerso che i dipendenti erano tutti assunti con contratti regolari per lavorare nella rete di società fittizie dei due imprenditori nel settore dell’imballaggio ma venivano trattati come schiavi. Si tratta per lo più pakistani, indiani, romeni, marocchini e qualche italiano che i due imprenditori sfruttavano facendo leva sulla loro impellente necessità di un’occupazione.