“Conte si paragona a Craxi? Penso che Craxi si rivolterebbe nella tomba se si sentisse accostato a lui. Con tutte le distanze e le battaglie fatte a suo tempo contro il Psi, io ero un ragazzino, ma ricordo che Craxi la schiena non la piegò (crisi di Sigonella, ndr). Conte ha fatto l’esatto contrario di Craxi. Tra loro due c’è l’abisso come tra il giorno e la notte”. Sono le parole del senatore della Lega, Matteo Salvini, ospite della giornalista Annalisa Chirico nell’evento “Giustizia e Crescita: the Young Hope”, prima edizione della scuola del movimento “Fino a Prova Contraria”, fondato dalla firma de Il Foglio.
Durante il suo intervento, Salvini attacca a più riprese il presidente del Consiglio, soffermandosi sulla prossima audizione di Conte in merito al caso Russiagate: “Non so se Conte abbia fatto qualcosa di sbagliato. Se devo giudicarlo dalle sue dichiarazioni, mi sembra che abbia la coscienza sporca, perché da 4-5 giorni dice tutto e il contrario di tutto: tira in ballo Mattarella e viene smentito da Mattarella, tira in ballo gli americani e viene smentito dagli americani, tira in ballo i servizi segreti e viene smentito dai servizi segreti, tira in ballo il Pd e viene attaccato dal Pd. O l’uomo è abbastanza confuso o l’uomo nasconde qualcosa. Ma lui è l’avvocato del popolo, col ciuffo sempre a posto e il capello sempre tinto. Ha anche sempre la stessa pochette e lo invidio per questo, perché io tutte le volte perdo le pochette”.
Il leader della Lega rincara, ricordando il filmato che immortala Conte mentre parla con la cancelliera tedesca Angela Merkel al World Economic Forum a Davos: “Venne da me imbarazzato e si scusò con me, dopo la diffusione di quel video. Io non sono uno che porta rancore. Ma quel video rubato era squallido. Ma che schifo. Vi pare normale che il presidente del Consiglio di un Paese sovrano pietisca al premier di un altro Paese, peraltro nostro principale concorrente, qualche suggerimento su idee economiche per bloccare l’avanzata della Lega, cioè di uno dei partiti che lo ha portato al governo? L’endorsement di Trump a Conte? – continua – La domanda che chiunque si può fare è: in cambio di che cosa? Trump è arrivato addirittura a definire Conte ‘uomo di grande talento’. Quanto è costato quel tweet? E cosa si è permesso alle spalle degli italiani in cambio di quello stesso tweet? Lo scopriremo solo vivendo. I dazi di Trump? Come al solito, noi italiani siamo cornuti e mazziati. Evidentemente a livell internazionale contiamo pochino. Ma, visto che Donald è amico di Giuseppi, si metteranno d’accordo e non avremo problemi“.
Video tratto da Radio Radicale