L'analisi elaborata da Il Sole 24 Ore riguarda tutte le 107 province. Roma capitale dello spaccio, Napoli degli scippi, Trieste prima per violenze sessuali, Firenze per riciclaggio
I reati in Italia sono generalmente in calo, reati come omicidi, rapine e usura a eccezione delle truffe e delle frodi informatiche. L’analisi elaborata da Il Sole 24 Ore riguarda tutte le province e le città. E se è vero che ce ne sono alcune confermano il loro primato negativo, a sorpresa in nel podio ne compaiono di nuove. Napoli resta prima in classifica per gli scippi, Vibo Valentia per per gli omicidi e i tentati omicidi e Barletta-Andria- Trani per i furti d’auto ma Milano è tra le cinque peggiori province in nove tipologie di reato anche violenze sessuali (ma prima è Trieste), scippi e rapine. Le classifiche sono state elaborate per l’incidenza di denunce ogni 100mila abitanti. Ogni giorno in Italia vengono denunciati circa 6.500 reati, con un calo su base annuale del 2,4%.
In “controtendenza con la flessione generale dei reati sono anche gli illeciti connessi allo spaccio di stupefacenti (+2,8%), che emergono con 76 denunce ogni ventiquattrore, e le estorsioni (+17%) che tornano ad aumentare, invertendo la rotta degli ultimi anni, con 27 episodi al giorno”.
Per quanto riguarda le altre tipologie di delitto, sottolinea il quotidiano, rispetto al 2017 si evidenzia la flessione di omicidi (-10%), furti (-6%), rapine (-7%) e associazioni per delinquere (-15%) con Ragusa prima in classifica. Reggio Calabria invece capofila per 416 bis. Risultano in calo netto anche le denunce per usura (-38%) con Novara prima in classifica, e gli incendi (-53,9%) che vede Matera al primo posto.
La maglia nera per numero di reati denunciati nel corso del 2018 spetta Milano, che con 7.017 denunce ogni 100mila abitanti mantiene questa leadership poco lusinghiera, registrando però un calo (-5,2%) rispetto all’anno precedente, in linea con il trend nazionale. Subito dietro: Rimini e provincia, con 6. 430 reati denunciati, e Firenze, con 6.252 denunce e, questa volta, un +9,5% rispetto a quelle depositate nel 2017. Nelle province di Asti, Ravenna e Firenze crescono i furti nelle abitazioni, tanto da far salire queste città sul podio. Il capoluogo toscana fa registrare un primo posto per riciclaggio e impiego di denaro. In altre località la lotta al crimine o la maggiore predisposizione alla denuncia da parte dei cittadini fanno emergere particolari fenomeni illeciti: Foggia, ad esempio, è in testa per numero di estorsioni, seguita da Novara e dal capoluogo lombardo.
L’altra faccia della medaglia è quella dei territori meno esposti alla criminalità: in fondo alla classifica ci sono Oristano, ultima con 1.493 denunce registrate ogni 100mila abitanti, Pordenone (2.125) e Benevento (2.128). Province in cui il numero dei reati denunciati è basso e sta diminuendo progressivamente: se Pordenone e provincia hanno messo a segno un calo del 2,8%, in linea con la media nazionale, a Oristano e Benevento si è andati oltre con un -8,2% e un -10,9%. Milano continua a spiccare sul fronte dei furti, è prima davanti a Rimini, mentre a Roma (sesta nella classifica generale) va un altro primato “negativo”, quello dei reati di produzione, traffico e spaccio di droga che sono aumentati del 10,9% rispetto a quanto registrato nel 2017. Performance positiva di Lucca dove gli illeciti sono in calo del 14%.