Prosegue il pugno duro della polizia britannica contro i manifestanti ambientalisti di Extinction Rebellion, che dal 7 ottobre occupano le piazze del mondo per richiamare l’attenzione sull’emergenza climatica. La sera del 14 ottobre, Scotland Yard ha fatto sapere che Londra sarà off limits: è vietata qualsiasi nuova protesta nel centro della città e chiunque vi partecipi sarà arrestato. Una comunicazione che arriva esattamente nel mezzo delle contestazioni green, che prevedono eventi anche per la prossima settimana. XR ha precisato che il divieto delle forze dell’ordine non fermerà le manifestazioni. Finora la capitale inglese conta uno dei numeri più alti di arresti – circa 1400 – per specifici episodi di “intralcio” e “resistenza”.
Al bando ha fatto seguito un primo tentativo di evacuazione forzata di un accampamento di tende a Trafalgar Square, che nei giorni scorsi era stato dichiarato l’unico posto legittimo dove continuare le proteste. Qui, alcuni dimostranti si sono incollati all’asfalto. Dopo le prime resistenze hanno comunque scelto di allontanarsi spontaneamente.
Poche ore prima, XR si era appostato di fronte alla Bank of England bloccando il traffico intorno all’area: fra gli arrestati, anche un rabbino di 77 anni trascinato via dalla polizia dopo che si era rifiutato di abbandonare il proprio posto. L’11 ottobre è stata coinvolta anche la sede della Bbc, di cui gli ecoattivisti hanno bloccato gli ingressi principali. Su Twitter, il giornalista finanziario Paul Lewis ha descritto la situazione così: “Nessuno entra nessuno esce. Bloccati”. XR ha accusato l’emittente di essere responsabile di una “complicità criminale e corrotta nel marginalizzare totalmente la gravità dell’emergenza planetaria”. Di recente era finita in manette anche la principessa belga Esmeralda, zia del re del Belgio Philippe: la stessa associazione ambientalista ha fatto sapere che nei giorni scorsi aveva partecipato a una manifestazione in terra londinese, dove vive lavorando come giornalista e documentarista.
Intanto, proseguono le mobilitazioni nel resto del mondo. A Bruxelles, il 12 ottobre la polizia ha impedito che un centinaio di dimostranti entrassero nei giardini del Palazzo reale e li ha dirottati alla Place Royale. Una loro delegazione è stata poi ricevuta dal capo di gabinetto del re: il movimento voleva occupare i giardini del Palazzo reale per tenervi delle assemblee popolari dove poter dibattere dei temi ambientali. Stando ai media locali, la polizia “sta tollerando” la presenza dei manifestanti a Place Royale, “ma solo per poco tempo”, passato il quale verrà “chiesto loro di lasciare la piazza”. Ad Amsterdam la polizia olandese ha arrestato almeno 130 manifestanti che hanno bloccato il ponte principale nel centro della città. A Roma, fra le varie iniziative, gli attivisti hanno organizzato sit in davanti a Montecitorio: alcuni di loro avevano iniziato uno sciopero della fame.
Le richieste degli ambientalisti di XR si leggono sul sito dell’organizzazione: “Che si dica la verità, dichiarando lo stato di emergenza ecologica e climatica si prendano misure immediate per azzerare le emissioni di gas serra entro il 2025, fermando la distruzione degli ecosistemi e della biodiversità; vengano istituite Assemblee di cittadini e cittadine con potere deliberativo”.