Da sabato notte forti venti e piogge torrenziali si sono abbattuti, senza tregua, in 36 delle 47 prefetture provocando frane e allagamenti. Fino a lunedì pomeriggio 40mila abitazioni di Tokyo sono rimaste senza elettricità. I servizi ferroviari e i voli nazionali e internazionali sono ora tornati alla normalità
Sale a 70 il numero delle vittime del tifone Hagibis che da sabato notte sta mettendo in ginocchio la zona centro orientale del Giappone. Almeno 16 i dispersi e oltre 200 i feriti secondo l’ultimo bollettino della televisione pubblica Nhk. Numeri però destinati a salire nelle prossime ora come riferiscono le autorità locali.
I disagi sul territorio sono tanti: fino a lunedì pomeriggio più di 40mila abitazioni nell’area metropolitana di Tokyo sono state senza elettricità, così come altre 30mila nelle città di Nagano, situata al centro dell’arcipelago. Forti venti e piogge torrenziali si sono abbattuti, senza tregua, in 36 delle 47 prefetture, così chiamate le divisioni territoriali di primo livello in cui è suddiviso il Paese, provocando frane e allagamenti. Nella capitale i servizi ferroviari sono quasi interamente tornati alla normalità e i voli domestici e internazionali dagli aeroporti di Haneda e Narita hanno ripreso il regolare servizio.
Secondo il ministero delle Infrastrutture nipponico, il passaggio del tifone ha provocato lo straripamento di almeno 21 fiumi in quattro diverse prefetture, mentre l’agenzia meteorologica nazionale (Jma), ha riferito che alcune località del Giappone centrale hanno dovuto fare i conti, in soli due giorni, con circa il 40% dell’ammontare delle precipitazioni che si verificano di solito nell’intero anno.