Il governo della Regione siciliana punta sui cavalli. Lo fa riportando nell’Isola la Coppa degli assi, una manifestazione internazionale di salto ad ostacoli che per trentadue anni si era svolta a Palermo. Fino al 2011: poi la coppa aveva “traslocato” in Veneto. E da lì torna adesso in Sicilia: la prossima edizione, infatti, si terrà nei prossimi giorni nella tenuta di Ambelia, nel territorio di Militello Val di Catania. Il paese, in provincia di Catania, che ha il merito di aver dato i natali al presidente Nello Musumeci. E il governatore all’evento tiene particolarmente

E così, nelle terre del governatore si misureranno purosangue e cavalieri. La Coppa degli Assi, che si era tenuta per l’ultima volta nell’Isola otto anni fa, nella zona della Favorita a Palermo, è il più longevo concorso ippico internazionale d’Italia dopo il Palio di Siena. E la Regione non ha badato a spese. Le cifre per finanziare l’evento non sono cifre da poco, considerata la difficilissima condizione in cui versano i conti siciliani, con un disavanzo da oltre sette miliardi, le nuove spese bloccate e un bilancio che non ha ancora ricevuto il via libera dalla Corte dei conti.

Oltre mezzo milione. Questa la cifra al momento stanziata per la manifestazione che si svolgerà in due tappe: la prima dal 18 al 20 ottobre, la seconda dal 13 al 15 dicembre. Attualmente sono già 161 i cavalli iscritti. Proprio pochi giorni fa, il 10 ottobre, il dipartimento regionale dell’Agricoltura ha riconosciuto all’Istituto dell’incremento ippico, ente regionale che ha il compito di realizzare l’evento, 200mila euro di contributo straordinario per “l’organizzazione – così si legge nel testo del decreto – di 3 concorsi ippici nazionali categoria ‘A’ classe 5*” uno si sarebbe svolto proprio nel passato weekend. Gli altri due appuntamenti sono appunto quelli della Coppa degli Assi. Nella tenuta tanto cara al presidente, arriva intanto anche un “parco ostacoli” nuovo di zecca. L’appalto è stato assegnato lo scorso 24 settembre, per una cifra di quasi 49mila euro. Una fornitura notevole di pilieri, fossi, barriere, cancelli.

Ma i finanziamenti non si fermano a quelli destinati all’ente regionale dei cavalli. Una bella somma servirà infatti per rifare il trucco alla struttura che il governatore ha voluto “risuscitare” dopo che era stata abbandonata negli anni precedenti. E così ecco piovere sulla location di Militello val di Catania, il paese in cui è nato Musumeci, altri 360mila euro per il progetto esecutivo di “rifacimento di una porzione della copertura dell’edificio e riattamento della sala eventi Tenuta Ambelia”. Da dove arriveranno quei soldi? Dal pagamento delle sanzioni previste dal Codice dei beni culturali per le violazioni paesaggistiche. Proprio queste entrate, secondo la legge, devono essere reinvestite nel recupero dei beni protetti, come nel caso di Ambelia.

E del resto, di soldi per la struttura che è risorta a due passi da casa Musumeci, ne erano stati spesi già parecchi. Oltre tre milioni, per organizzare dal 10 al 12 maggio di quest’anno la “Fiera del cavallo mediterraneo”. In quell’occasione, il governatore si era anche affidato a un “Coordinatore tecnico” per fare in modo che la manifestazione funzionasse al meglio. Si trattava di Fabrizio Bignardelli, già consulente del presidente della Regione, ex assessore provinciale al Turismo con Francesco Musotto, ma anche capo della segreteria particolare di Totò Cuffaro ed ex esponente di Forza Italia, che quell’occasione fu ripagato con cinquemila euro provenienti sempre dalle casse dell’Istituto per l’incremento ippico.

E così, la Regione dalle tasche vuote si prepara al grande evento. “L’obiettivo – ha commentato il presidente – è quello di fare un importante impianto di caratura internazionale dello sport equestre, attività scomparsa da anni in Sicilia. Siamo convinti che la Tenuta a cavallo tra Militello e Scordia possa diventare un polo di richiamo. In tal senso stiamo già lavorando perché la struttura possa essere riconosciuta come internazionale: il progetto per un secondo campo è già pronto e a gennaio dovrebbero partire i lavori”. Altri finanziamenti in arrivo, insomma. Il governo siciliano scommette sui cavalli.

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