Il novembre scorso sui giornali fu riportata la notizia che al presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, venivano chieste le dimissioni per un presunto caso di molestie ai danni della segretaria. A poco meno di un anno la notizia è un’altra ovvero che la procura di Roma ritiene che ci fosse un “piano criminoso” con una “strategia ricattatoria” per estorcere soldi all’imprenditore e costringerlo a lasciare la poltrona. Oggi il Corriere della Sera scrive che la donna e l’ex dg della Confcommercio sono indagati estorsione aggravata. I 216mila euro donati alla signora da Sangalli sono stati sequestrati.
Nel giugno dello scorso anno i vicepresidenti avevano chiesto un passo indietro a Sangalli per questioni etiche: ovvero le accuse della ex segretaria per molestie subite nel 2012 e perché c’era stato un importante versamento a gennaio 2018. La minaccia riguardava la rivelazione di una relazione. Interrogato dal pm, Sangalli aveva dichiarato di aver ceduto per paura, ma di non aver fatto mai nulla di male. Quindi la reazione alle accuse e le indagini che, per ora, hanno portato a un ribaltamento delle posizioni.