Hanno abbandonato l’aula dopo gli interventi che negano l’emergenza ambientale o quelli che relativizzano tutto a questioni economiche. Così le ragazze e i ragazzi piemontesi di Fridays For Future, invitati a un dibattito su ambiente e clima al Consiglio regionale del Piemonte, hanno protestato contro alcuni politici di centrodestra. “Dopo gli interventi delle associazioni ambientaliste e di scienziati hanno preso la parola esponenti della maggioranza che hanno cominciato a citare Zichichi e Rubbia, noti negazionisti”, denuncia Luca Sardo, uno dei ragazzi dei Fridays for Future.
I giovani attivisti erano intervenuti alcune ore prima attraverso Niccolò Lanfranco, studente di 19 anni: “Siamo qui per chiedervi di prendervi le vostre responsabilità”, ha detto ai consiglieri ricordano loro che “un ragazzo che nasce e cresce in Piemonte vive in media due mesi in meno rispetto a un suo coetaneo di un’altra regione italiana” e che “da anni, la pianura padana è costantemente oltre la soglia di sicurezza dell’Oms per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico”.
“L’ambiente è un tema molto caro”, ha premesso il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio per poi aggiungere di voler “tenere lontano e preservare da ogni atteggiamento ideologico” questa battaglia in quanto “ogni decisione che noi assumiamo avrà delle conseguenze sulla vita di ciascuno di noi, sulla qualità dell’aria e sulla capacità economico e produttiva della regione”. Molto più diretto il consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni che ha debuttato dicendo di non aver apprezzato “coloro i quali hanno una visione catastrofistica” perché “la storia del nostro pianeta è un continuo cambiamento climatico”. Poi ha ricordato le opinioni di Antonino Zichichi e Carlo Rubbia. “Zichichi afferma che non è possibile accostare inquinamento e cambiamento climatico in modo diretto in quanto non ci sono prove scientifiche che lo dimostrano”. E qui è passato a parlare di Greta Thunberg: “Dovrebbe essere incoraggiata a continuare a studiare”. “Con buona pace degli integralisti ambientalisti – ha concluso – sarà l’uomo con la chimica e la scienza a risolvere il problema”. Dopo queste parole i giovani rappresentanti di Fridays for Future sono usciti dall’aula. La maggioranza di centrodestra poi ha fatto mancare il numero legale alla votazione di un ordine del giorno sull’emergenza climatica, bocciato in una seconda votazione. “Essendo questo il livello di analisi, essendo questi i sentimenti prevalenti della maggioranza, era ovvio che la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale in Piemonte venisse bocciata”, ha detto il capogruppo di “Liberi Uguali Verdi”, Marco Grimaldi, che ha elaborato e proposto l’ordine del giorno con la collaborazione dei Verdi piemontesi.