Susanna, la prostituta della Salaria, è stata multata dai vigili urbani. L’ultimo capitolo delle vicende della 53enne romana che gira in sella alla sua bicicletta, sulla statale che collega Roma alla costa adriatica, concedendosi ai fugaci clienti, è color contravvenzione. L’ha spiegato lei stessa in collegamento telefonico su Radio 24 ai microfoni de La Zanzara. “I vigili mi hanno fatto una multa di 250 euro. Così non si può continuare a lavorare”.
La donna ha spesso raccontato al conduttore Cruciani che con questo “lavoro” da otto anni, e dopo che il marito è fuggito senza più tornare a casa, mantiene i figli oramai maggiorenni. Tra questi la figlia più piccola, oggi studentessa universitaria, che studia moda in un ateneo del Nord Italia. “Grazie al fatto che faccio la prostituta posso darle un futuro”, ha urlato disperata la donna. Sulla multa è scritto: “Nella suddetta via assume atteggiamenti a sfondo erotico-sessuale chiaramente conducibili all’attività di meretrice”. Susanna ha confermato che vestita normalmente, con maglione scuro e leggins non troppo trasparenti, stava facendo un piccolo balletto accanto alla sua bici. A quel punto la municipale si è avvicinata intimandola a coprirsi. Poi è fioccata la multa.
A questo punto da Radio24 è partito l’appello direttamente alla sindaca Raggi: “Ho guadagno i soldi così perché la vita è andata in un certo modo, ho trovato questa come soluzione, ci lasci lavorare, la prego. Altrimenti non so come fare. Io sono felice a essere una pu….a. Quando arriva un cliente sono felice perché prendo i soldi e godo. Meglio di così. A me piace tantissimo sc…re con tanti uomini e divertirmi”. Incalzata da Cruciani, Susanna ha ricordato il momento in cui ha iniziato questo mestiere dopo essere stata ballerina alla Rai, cameriera e badante: “Avevo bisogno di soldi e facevo le pulizie. Ho chiesto al signore della casa che mi guardava sempre e mi diceva: quanto sei bella, quanto sei bella. Gli ho chiesto in modo chiaro: quanto mi dai? E mi ha dato due giornate di lavoro per una sc…ta”. L’appello alla Raggi si conclude chiedendo di farsi togliere la multa e di non far tornare i vigili: “Non faccio del male a nessuno. Se non guadagno più distruggo i sogni di mia figlia”.