C’è stato un problema in Turchia perché Batman si è preso gioco di Google Maps. L’improbabile scenario in realtà è un bug nascosto dentro le mappe di Google che nelle ultime ore ha regalato risultati esilaranti e alquanto inaspettati. L’autore dello scherzo l’ha pensata con cura perché la ricerca su Google Maps di “Batman” non è un puro gioco. Batman infatti è una città nell’Anatolia sud Orientale che conta quasi 350mila abitanti e che nel tempo si è ritagliata un ruolo importante nell’estrazione del petrolio.
Una volta che Google aveva terminato la localizzazione della città, la prima mossa che veniva spontanea era accedere alla visione a 360° della zona. Insomma, per farsi un’idea dell’ambientazione, delle strade, della conformazione dei palazzi, del verde. Tutto questo però non succedeva perché cliccando sul quadratino a sinistra (sia sugli smartphone che da desktop) appariva l’oceano e un pontile di legno in una nuvolosa tarda serata d’estate.
Qualcosa non tornava visto che, in Turchia, non ci sono oceani. Ma continuando ad esplorare la zona arrivava la vera sorpresa: un uomo intento a scattarsi un autoscatto sorridente e completamente nudo. Google ha provato a rimediare subito all’evidente attacco hacker e al momento per la stragrande maggioranza degli utenti la città di Batman è salva.
Non si conosce l’identità del Joker nella foto ma la su performance ha già fatto il giro dei social e del web entrando di diritto tra le follie più pazze apparse su Google Maps o Street View. Come HorseBoy, un ragazzo con la maschera da cavallo che è apparso in più punti lungo le strade di Aberdeen, in Scozia, o gli uomini-piccione in posa in Giappone. Alcuni scherzi che provano a perdersi gioco della Google Car sono programmati, come le corse urbane tra sub, gli Sherlock Holmes che camminano per Cambridge o le finte uccisioni per le strade, altre volte invece le scene immortalate, sfortunatamente, sono reali: dagli incidenti automobilistici a bambini con in mano pistole fino a arresti in pieno giorno. Gli ultimi casi di bug clamorosi tutti italiani sono stati “scherzi” volgari e a sfondo razzisti. Cercando “Vai a cac…” Google Maps rimandava allo Juventus Stadium, digitando invece il becero insulto che ha a che fare con la doccia e il fuoco portava al Vesuvio. Google ha comunque sistemato tutti i bug scusandosi per l’accaduto, di cui ovviamente non era responsabile.