I dati dell'Osservatorio sul precariato sul periodo da gennaio ad agosto di quest'anno confermano la tendenza, "già segnalata fin dagli inizi del 2018", dell'inversione di tendenza tra posti di lavoro stabili e a termine. Il saldo delle assunzioni totali è +842mila posti, inferiore rispetto a quello dello stesso periodo di un anno fa, quando fu +876mila
Aumentano i contratti a tempo indeterminato, crollano quelli a termine. I dati dell’Osservatorio Inps sul precariato sul periodo da gennaio ad agosto di quest’anno confermano la tendenza, “già segnalata fin dagli inizi del 2018”, dell’inversione di tendenza tra posti di lavoro stabili e non. Nei primi 8 mesi 2019 la variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (che considera le assunzioni più le trasformazioni, meno le cessazioni) risulta pari a 347.651 contratti, con un incremento del 162% rispetto allo stesso periodo 2018. Ad agosto è negativa sia la variazione netta per i rapporti di lavoro in generale (-164.530) sia quella per i rapporti fissi (-7.199), ma la diminuzione è minore rispetto a quella dello stesso mese di un anno fa. Da gennaio ad agosto le assunzioni totali nel privato sono state 4.904.554, a fronte di 4.062.195 cessazioni (+842mila posti): il saldo totale dei rapporti di lavoro è inferiore rispetto ai primi 8 mesi del 2018, quando i posti in più erano 876mila.
La diminuzione del saldo delle assunzioni totali nel confronto rispetto a un anno fa è dovuta al fatto che, sempre nel periodo gennaio-agosto, i rapporti di lavoro a termini sono diminuiti di più di quanto sono aumentati i contratti stabili. La crescita ha riguardato i contratti a tempo indeterminato, i contratti di apprendistato, stagionali e intermittenti. Risultano invece in diminuzione, oltre ai contratti a tempo determinato, soprattutto quelli in somministrazione.
Per quanto riguarda l’aumento dei contratti stabili, l’Inps sottolinea come nel periodo gennaio-agosto del 2019 rispetto al corrispondente periodo 2018 c’è stato un netto incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, passate da 317mila a 480mila (+51,3%). In crescita risultano anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (sono passate da 42.200 a 50.800: +20,5%).
Nei mesi di gennaio-agosto 2019 sono stati incentivati 72.125 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-11,0%). In particolare 38.432 sono riferiti ad assunzioni e 33.693 sono relativi a trasformazioni a tempo indeterminato. I rapporti incentivati costituiscono il 5,2% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).
Il lavoro occasionale – La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), spiega l’Inps, ad agosto 2019 si attesta intorno alle 17mila unità (in linea rispetto allo stesso mese del 2018). L’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 270 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia, ad agosto 2019 risultano essere circa 6mila (pressoché uguali ad agosto 2018). L’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 165 euro.