Dopo tre mesi di attesa, anche i 471 navigator che hanno vinto il concorso in Campania potranno cominciare a lavorare e assistere nella ricerca di un impiego i beneficiari del reddito di cittadinanza. Il governatore Vincenzo De Luca, dopo aver negato per 90 giorni un contratto a tempo determinato a queste persone, ha rotto le sue resistenze. Sono servite le proteste dei navigator e lo sciopero della fame di quattro di loro prima di arrivare a una soluzione. L’accordo raggiunto tra Anpal servizi e la Regione è stato annunciato dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo: “Prima da presidente della Commissione Lavoro del Senato e poi da ministro del Lavoro ho incontrato più volte i navigator, per questo oggi sono molto contenta per loro. Ringrazio – dichiara – le istituzioni coinvolte”.
L’intesa è stata commentata in una nota anche dallo stesso presidente Pd, Vincenzo De Luca: “Si è svolto un cordiale incontro con il presidente di Anpal Domenico Parisi. La Regione ha sollecitato la stabilizzazione dei lavoratori precari presenti in Anpal da oltre un decennio e la contrattualizzazione dei navigator con un’assunzione piena ed esclusiva di responsabilità da parte di Anpal. La Regione ha sollecitato anche un impegno ad affrontare e risolvere altre emergenze occupazionali“. La Campania, si legge ancora nella nota, “ha ribadito la posizione di sempre: lotta al precariato e superamento delle situazioni di emergenza occupazionale. Si è concordato un lavoro di lungo periodo per concludere vicende antiche, partendo dall’impegno di non creare più aree di precariato”.
“Sarà bandito a breve il nuovo concorso per 650 nuove assunzioni stabili nei Centri per l’impiego e si sta lavorando all’ultimo respiro per avviare a conclusione già entro quest’anno il primo concorso bandito dalla Regione per i primi 3mila giovani da mandare a lavorare nei Comuni. Stiamo aprendo davvero una stagione straordinaria per il Lavoro”, conclude De Luca. Che solo qualche settimana fa a Radio Crc dichiarava: “Chi vuole fare i concorsi li faccia come tutte le persone normali, senza fare furbate. Questa storia in Campania, per quanto mi riguarda, è finita. Il lavoro nel pubblico impiego si ottiene facendo concorsi pubblici, non facendo buffonate, né intimidazioni, né cialtronate“.