Musica

X Factor 13, Nuela racconta le sue “Carote”: ecco chi è il vero personaggio di questa edizione. Sarà una meteora?

Uno dei cantanti più amati e popolari del talent show di Sky Uno rivela di avere un progetto artistico a tutto tondo da portare avanti, al di là di quello che accadrà agli Home Visit, in onda questa sera. “Ma non mollerò gli studi, è importante avere un piano B nella vita”, mette le mani avanti Nuela. E sogna Katy Perry

di Andrea Conti

Magro, occhi scuri che guardano dritto, voce profonda e lento nel parlare, quasi a scandire le parole e a mettere ordine le (mille) idee nella mente. Abbiamo incontrato Emanuele Crisanti, in arte Nuela, che sta spopolando in queste settimane, grazie all’enorme visibilità che “X Factor” gli sta regalando. In realtà Nuela ha dalla sua un carisma particolare e le sue canzoni sono surreali e paradossali, che strappano un sorriso e che abbattono i luoghi comuni. Sarà una meteora? Chissà, intanto stasera si saprà se il giovanissimo cantante (è nato l’11 maggio 2003) sarà tra i tre prescelti degli Under Uomini di Malika Ayane. Però, come ci rivela lui stesso, non si fermerà qui.

Intanto qualche numero. Su YouTube il brano presentato ai Bootcamp “Ti voglio al mio funerale”, in cinque giorni, ha messo a segno oltre sei milioni di views, la hit “Carote” presentata alle Auditions, in tre settimane ha raccolto dodici milioni di views. Nuela è anche su TikTok, il social amatissimo dai ragazzini, e la sua challenge con il velo nero sulle note di “Ti voglio al mio funerale” ha totalizzato 1.700.000 di visualizzazioni. Infine su Spotify se “Carote” ha oltre un milione di stream, “Ti voglio al mio funerale” in pochissimi giorni dalla pubblicazione è già a 210.000 stream. Insomma numeri da capogiro, che nemmeno alcuni artisti più affermati raggiungono in così poco tempo.

Ti saresti mai aspettato una accoglienza così clamorosa?
“Non mi sono mai aspettato nulla, sin dall’inizio. E’ stata una sorpresa, ma sarei falso se dicessi che ‘Carote’ non aveva del potenziale. Non lo dico io, me l’hanno fatto capire i miei amici. Sin da subito mi hanno detto ‘guarda che devi presentarla a X Factor!’. Senza il loro consiglio non l’avrei mai presentata quella canzone. Per me è stata la prova del nove”.

E’ successa la stessa cosa quando hai presentato “Ti voglio al mio funerale”?
“No, no in quel caso ho deciso io di portare questo brano perché mi sentivo più sicuro ed era quello già pronto, oltre a ‘Carote’”.

Hai un progetto artistico in mente?
“Sì ho in testa un progetto che non include solo la musica, ma anche una parte visiva. Vorrei creare dei video che completino le canzoni e raccontino la storia della canzone e di tutte le cose ad essa collegate”.

Un po’ come Rovazzi?
“Ammetto che ci possono essere delle somiglianze con lui, ma io cerco di fare qualcosa di più surreale, sfatare luoghi comunque, scioccare un po’ chi mi ascolta”.

L’altro inedito infatti si chiama “Settimo Nano”, scioccherà anche questa canzone?
“E’ un vero e proprio dissing al settimo nano di Biancaneve. Comunque per ora ho cantato due sole canzoni, ma ne ho una ventina da lavorare, che sono lì quasi pronte”.

Cosa hai in mente per il tuo futuro, indipendentemente da “X Factor”?
“Sicuramente continuerò con il Liceo Classico, poi andrò all’Università, anche se non ho ancora idea in quale Facoltà mi iscriverò. Vorrei camminare su due binari paralleli: da un lato studiare e dall’altro vorrei concretizzare, per un bel po’ di tempo ancora, questo progetto artistico con altre idee. Alla scuola comunque ci tengo perché credo sia importante avere un piano B”.

Quanto è cambiata la tua vita?
“Un po’ è cambiata, ma io no. Ricevo sicuramente più attenzioni sia a scuola che in strada, però, ripeto, io non sono cambiato perché avevo un progetto già pronto ed ero preparato. Ho semplicemente reso pubbliche le mie canzoni, con tutto quelle che ne consegue”.

Com’eri prima della popolarità?
“A me piace stare un po’ in disparte, non ho molti momenti di condivisione con gli altri, ma appena salgo sul palco è diverso. Amo guardare la reazione delle persone, mentre ascoltano le mie canzoni. Sì, non ho vie di mezzo”.

Cosa rispondi a chi ti accusa sui social che la tua non è musica?
“Semplice, cerco di non rispondere. Non mi piace controbattere alle idee di qualcuno, ognuno può pensare quello che vuole. Ci sta che ci siano persone che non apprezzano quello che faccio, solo non mi piace leggere commenti negativi con insulti pesanti. In generale sono per il vivi e lascia vivere”.

Invece tu che musica ascolti?
“Mi piace molto il pop internazionale da Katy Perry ad Ariana Grande. In particolare credo che Katy Perry sia riuscita a concretizzare il senso delle sue canzoni con l’aspetto visivo dei suoi show e nei suoi video. Io, ecco, vorrei fare esattamente così”.

Che ne pensi invece di Malika?
“Naturalmente la conoscevo già come cantante. Lei sicuramente è molto preparata e informata. Di certo non siamo due generi musicali che vanno a braccetto, non siamo molto simili”.

Una curiosità. I tuoi brani sono autoprodotti e li hai caricati sulle piattaforme digitali, ci tieni alla tua autonomia?
“Per ora è così, poi si vedrà (sorride sornione, ndr)”.

Di certo Nuela ha già ricevuto qualche proposta discografica. Un ottimo inizio, comunque vada.

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