“Privare il diritto di voto agli anziani, ovvero eliminare il diritto di voto ad una certa età”, per garantire “che il futuro sia modellato da coloro che hanno un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale“. È la nuova provocazione lanciata da Beppe Grillo con un lungo post sul suo blog, dal titolo “Se togliessimo il diritto di voto agli anziani?“. Il fondatore del Movimento 5 stelle si inserisce nel dibattito sulla possibilità di abbassare l’età per poter votare a 16 anni (dagli attuali 18) rilanciata da Enrico Letta sulla scia dei Fridays for Future e appoggiata dai principali leader della maggioranza, così come dallo stesso Grillo. Che però adesso prova ad andare oltre: “In un mondo sempre più anziano, esperti, studiosi e politici propongono di abbassare l’età del voto (così come proposi anni fa), ma cosa dovrebbero fare le democrazie quando gli interessi degli anziani sembrano essere in contrasto con gli interessi delle giovani generazioni?”
Il post di Grillo cita più volte gli studi del filosofo ed economista belga, Philippe Van Parijs. L’idea di privare gli anziani del diritto di voto, scrive Grillo, “nasce dal presupposto che una volta raggiunta una certa età, i cittadini saranno meno preoccupati del futuro sociale, politico ed economico, rispetto alle generazioni più giovani, e molto meno propensi a sopportare le conseguenze a lungo termine delle decisioni politiche. In tal caso, i loro voti dovrebbero essere eliminati del tutto“, si legge. “Gli elettori sono, in larga misura, guidati dal proprio interesse personale, e l’affluenza relativamente bassa degli elettori più giovani può essere in parte causata dal sentirsi alienati da un sistema politico gestito da persone che non considerano della loro stessa natura”, scrive ancora Grillo.
“Se un 15enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?”, si chiede ancora il fondatore del M5s. Che poi sottolinea come, secondo i dati Istat, in Italia “le persone che hanno più di 65 anni, vicine all’età della pensione, o che hanno già smesso di lavorare, sono oggi oltre 13 milioni e mezzo“. Grillo cita i casi del voto per la Brexit e delle elezioni di Donald Trump, ma anche delle posizioni su matrimoni gay, legalizzazione della marijuana e salvaguardia del clima, per evidenziare che “sempre i dati ci dicono che gli anziani non amano particolarmente il progresso, scelgono risultati più ‘vicini’ al loro stile di vita”.
“Questi dati dimostrano senza ombra di dubbio che le decisioni prese dalle generazioni più anziane influenzano gli interessi delle generazioni più giovani e non ancora nate. Ma privare il diritto al voto dei cittadini più anziani sarebbe giusto?“, si domanda Grillo. “La prima opposizione sarebbe quella della discriminazione, fondata sull’età. Ma è falso – sostiene – affinché vi sia discriminazione vi deve essere un trattamento diverso tra due o più gruppi/identità basato su alcune caratteristiche arbitrarie. In questo caso, le politiche differenziate per età non dividono la popolazione in due o più gruppi, poiché tutti, alla fine, diventiamo anziani. Quindi non c’è ingiustizia”. “Le generazioni non nate sono, sfortunatamente, incapaci di influenzare le decisioni che prendiamo qui ed ora. Tuttavia, possiamo migliorare il loro destino spostando il potere decisionale verso chi tra noi dovrà interagire con loro. Il dibattito è aperto“, conclude Grillo.
LE REAZIONI – Il dibattito si è effettivamente aperto, con le critiche di Matteo Salvini: “Poi arriva lo scemo di Grillo che dice di togliere il voto agli anziani. Magari lo togliamo a chi è stato condannato in via definitiva. Nei sai qualcosa? Poi cosa facciamo? Sterminiamoli, cancelliamoli. Mamma che volgarità, che schifo“, ha detto il leader della Lega. Giorgia Meloni invece arriva perfino a invocare l’intervento di Sergio Mattarella: “Grillo non è un cittadino qualsiasi, ma è il capo del partito di maggioranza relativa del Parlamento e il principale azionista del Governo. Non è tollerabile liquidare la sua proposta di togliere il diritto di voto agli anziani come il delirio di un folle o la battuta di un comico. Fratelli d’Italia chiede al Presidente della Repubblica di intervenire in maniera netta contro una proposta che mette in discussione il suffragio universale, ovvero il presupposto della democrazia. E mi aspetto una presa di posizione ufficiale anche dal presidente del Consiglio Conte, dal ministro degli Esteri Di Maio e da tutto il M5S. Chi rimane in silenzio è d’accordo con Grillo”, afferma la leader di Fratelli d’Italia.