Il diciottenne di Sesto Pusteria, dopo aver eliminato agli ottavi Gael Monfils, numero 13 al mondo, sconfigge anche lo statunitense. A inizio stagione era numero 551 in classifica
La prima semifinale nel circuito maggiore ad appena 18 anni. Jannik Sinner ad Anversa consacra la stagione della sua esplosione: il tennista azzurro, dopo aver eliminato agli ottavi Gael Monfils, numero 13 al mondo, sconfigge anche lo statunitense Frances Tiafoe per 2 set a 1 (6-4 3-6 6-3) e si qualifica al penultimo atto del torneo Atp 250. Il diciottenne di Sesto Pusteria, in Alto Adige, ha mostrato di saper reggere la pressione e i colpi di un giocatore giovane come lui (21 anni) ma già più abituato a questi palcoscenici. Impressione la sua crescita rispetto all’inizio di questa stagione, quando era ancora numero 551 in classifica. Meno di un anno dopo si troverà ad affrontare uno tra lo svizzero Stan Wawrinka, ex numero 1 del Mondo, e il francese Gilles Simon per giocare la prima finale “tra i grandi”, mentre l’ingresso nella Top 100 mondiale è solo questione di giorni.
“Non è stato un match facile, Tiafoe è un grande giocatore, sono davvero contento. E’ incredibile. Non posso che dire grazie anche a tutto il pubblico”, queste le prime parole di un emozionato Sinner dopo la vittoria contro Tiafoe. “Ho giocato bene oggi, un po’ di emozione c’è stata, ma alla fine ho vinto e sono contento di essere arrivato in semifinale”, ha aggiunto. Alla domanda della tv belga sul suo passato da sciatore, il 18enne altoatesino ha ammesso: “E’ vero che prima sciavo, ma il tennis è completamente differente, anche se forse mi ha aiutato”.
Prima dell’exploit in Belgio, Sinner aveva raggiunto due volte quest’anno – e in carriera – gli ottavi in un torneo Atp: ad aprile a Budapest, partendo dalle qualificazioni (al suo primo torneo nel circuito maggiore), e a luglio a Umago. Sinner, che ha ricevuto una wild card per le Next Gen Atp Finals di Milano a novembre, in questo 2019 ha vinto anche il suo primo match in un Masters 1000, agli Internazionali di Roma. Per lui anche due titoli challenger: Bergamo e Lexington.