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Le Iene, lo scherzo a Tina Cipollari: “Tuo figlio pieno di debiti per le corse clandestine”. Lei: “Sto morendo. Lo voglio portare in riformatorio. Chiamo i carabinieri”

Tutto è iniziato con una chiamata arrivata alla Cipollari da un'officina (anch'essa complice) in cui il ragazzo ha fatto modificare il motore della macchina, falsificando la sua firma e lasciando un debito di 2800 euro

“Le Iene” hanno fatto passare una brutta giornata a Tina Cipollari, l’opinionista di Uomini e Donne a cui hanno fatto credere che il figlio Matias (complice della trasmissione di Italia 1) fosse coinvolto in un giro di corse clandestine con la sua minicar. Tutto è iniziato con una chiamata arrivata alla Cipollari da un’officina (anch’essa complice) in cui il ragazzo ha fatto modificare il motore della macchina, falsificando la sua firma e lasciando un debito di 2800 euro. Poi, come se non bastasse, ha ricevuto anche il video di una gara (finta), in cui Mattias sfrecciava a bordo dell’auto e alla fine veniva minacciato da altri a cui doveva dei soldi.

Tina Cipollari è furiosa e si scaglia contro il figlio: “Mi stai dando troppi problemi. La macchinetta non la vedi più perché è intestata a me e risulta che l’ho modificata io. Non puoi andare a 120 all’ora, non te lo permetto. Sto morendo dietro a te. Io sto andando all’ospedale. Vattene via, lasciami morire in pace”. Poi, in lacrime, chiama un caro amico: “Fa le gare la notte, contromano. Mi hanno mandato un video. Fanno le gare e si bendano. Sto morendo. Lo voglio portare in riformatorio. Chiamo i carabinieri”.

Il figlio prova a calmarla e tranquillizzarla ma invano: Tina esce di casa diretta proprio in Questura. Un gesto che coglie di sorpresa quelli de Le Iene, che non sono riusciti a fermarla e le hanno svelato quindi dello scherzo fuori dalla questura. “Non è vero niente, tuo figlio è un ragazzo responsabile. Ma sei andata a denunciarlo?”, le dicono. E lei visibilmente scossa: “Che bello! Ero combattuta, ma non bisogna nascondere le malefatte, anche se sono i nostri figli. Bisogna tutelarli perché sono dei ragazzini e molte volte sono irresponsabili”.