È stato aggredito due volte dallo stesso uomo a distanza di due mesi. Non ha pace Deodatus Nduwimana, il sacrestano della parrocchia di Gallarate (Varese) che venerdì mattina ha subito la seconda aggressione da parte di Luigi La Manna, un uomo di 50 anni, già fermato dai carabinieri con l’accusa di atti persecutori e lesioni aggravate dalla discriminazione razziale.

Secondo quanto ricostruito dai militari, La Manna ha atteso Nduwimana, italiano e originario del Burundi, fuori dall’oratorio e, una volta che il sacrestano è arrivato, gli si è scagliato contro: prima lo ha minacciato gridando “Negro di m…torna al tuo paese” e poi lo ha preso a calci e a pugni. Il 50enne quindi si è rifugiato all’interno del municipio dove, raggiunto dai carabinieri, sono scattate le manette.

La prima aggressione risale al 17 agosto e già allora aveva ricevuto un primo ammonimento da parte degli agenti della questura. A quanto accertato, La Manna aveva da mesi preso di mira Nduwimana, da 20 anni ormai in Italia, da quando in passato era stato ripreso più volte dal sacrestano in chiesa per aver toccato o tentato di spostare oggetti di arredo “per scherzo”.

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