Il presidente Paolo Ambrosini critica il sistema distributivo italiano, che, dice, "non garantisce un'equa parità distributiva e di condizioni di mercato". Chiederà un intervento risolutivo per "comportamenti commerciali e distributivi lesivi della concorrenza, motivo principale nel tempo della chiusura di 2038 tra librerie e cartolibrerie dal 2012 al 2016 (ultimi dati istat disponibili), con la perdita di più di 4000 posti di lavoro"
“Una gran voglia di vivere” è il nuovo libro di Fabio Volo, in uscita il 22 ottobre per Mondadori ma già disponibile su Amazon: lo ha annunciato l’autore con una storia su Instagram. Immediata – e furente – la reazione dell’Associazione dei Librai Italiani: “Il fatto è estremamente grave e certifica quanto da tempo noi librai di Ali Confcommercio denunciamo, ovvero che il sistema distributivo del libro in Italia non garantisce per assenza di regole un’equa parità distributiva e di condizioni di mercato”, spiega il Paolo Ambrosini . “È del tutto evidente che Amazon ha consegnato il libro perché a sua volta l’ha già ricevuto dall’editore Mondadori, mentre alle librerie verrà consegnato nella giornata del 22”. Nata nel 1946, Ali è tra i soci fondatori di Confcommercio-Imprese per l’Italia e rappresenta circa 350 associati diretti e 1.000 librerie iscritte attraverso le Confcommercio provinciali.
Il mondo editoriale, dice Ambrosini, “ha scelto da tempo di dare più spazio, servizi e attenzione commerciale ad Amazon mentre ignora le richieste dei librai italiani, dimostrando scarsa attenzione e considerazione verso quel segmento distributivo che ne ha consentito sin qui la crescita e lo sviluppo, ma che è anche presidio promozionale per il libro e la lettura nel nostro paese”. L’Associazione si rivolge al colosso editoriale e all’autore, sperando, sottolinea il presidente, “che vi sia un pronto e fermo intervento della casa editrice Mondadori per ristabilire l’equità distributiva, risarcire i librai italiani per il danno economico e d’immagine subito, e che l’autore Fabio Volo riconosca il ruolo delle librerie e dei librai italiani nel successo dei suoi libri”. Da parte sua, Ali invierà “una segnalazione alle autorità di controllo e di garanzia del mercato, e alle istituzioni” chiedendo “un intervento risolutivo” per evitare “comportamenti commerciali e distributivi lesivi della concorrenza, motivo principale nel tempo della chiusura di 2038 tra librerie e cartolibrerie dal 2012 al 2016 (ultimi dati istat disponibili), con la perdita di più di 4000 posti di lavoro”.
Ali sottolinea inoltre come nel 2016 gli italiani senza una libreria sotto casa erano in tutto 13 milioni: una situazione che definisce “inaccettabile”. Quindi, conclude Ambrosini, si attende che “gli editori, in primis la Mondadori e i suoi autori, vogliano con noi impegnarsi per far sì che i libri e le loro storie continuino ad essere al centro dell’offerta delle librerie italiane aderendo e sostenendo la nostra prossima campagna #iocomproinlibreria“.