Il reperto archeologico, che per gli esperti avrebbe un valore inestimabile, era già stato ritrovato l’anno scorso. L’opera è una scultura in bronzo che riproduce a grandezza naturale una carrozza con due cavalli che la trainano
L’hanno imbragata con delle cinghie di metallo, l’hanno sollevata con un elicottero, l’hanno adagiata su un camion e poi se la sono portata via, sparendo nella notte proprio come in un film. Era il 2017 quando la maestosa Biga Morgantina è stata rubata dal monumentale di Catania e oggi diciassette persone, tra cui anche un dipendente del cimitero, sono finite in manette: a vario titolo, sono accusati di rapina, estorsione, ricettazione e di furto di opere antiche.
Il reperto archeologico, che per gli esperti avrebbe un valore inestimabile, era già stato ritrovato l’anno scorso. L’opera è una scultura in bronzo che riproduce a grandezza naturale una carrozza con due cavalli che la trainano. Per dimensioni, peso e per provare a diversificare il rischio, i criminali avevano deciso di “smontarla”. Così avevano occultato la carrozza ad Aci Catena, all’interno di un garage di proprietà di uno dei criminali mentre i cavalli erano stati accuratamente nascosti in una camera segreta murata, dentro una villa privata a Piazza Armerina. L’intervento dei carabinieri era stato provvidenziale perché entrambi i pezzi erano pronti per essere veduti sul mercato nero ad un collezionista tedesco. Secondo le intercettazioni delle forze dell’ordine, la banda di ladri contava di ricavarci un bottino vicino ai 2 milioni di euro.
Oltre che spettacolare, il furto della Biga Morgantina è stato anche clamoroso. La scultura si trovava infatti sulla volta della cappella della famiglia Sollima, all’interno del cimitero monumentale di Catania. Si trattava quindi di un’opera scultorea di dimensioni imponenti, difficile da non notare. E invece nessuno ci ha fatto caso: solo un esperto visitatore del cimitero si è accorto della pesante assenza e allora ha fatto denuncia, tre mesi dopo. Un furto tanto clamoroso che anche il programma televisivo “Chi l’ha visto” si era poi messo sulle tracce dell’antico reperto.
La Biga Morgantina è stata riportata alla luce alla fine dell’Ottocento, in un sito archeologico da cui poi ha preso il nome. Risale circa al 450 avanti Cristo, pesa circa una tonnellata ed è composta da una carrozza e due cavalli con la criniera al vento di dimensioni naturali. I carabinieri si erano messi sulle tracce della banca a cavallo tra il 2018 e il 2019, dopo una rapina da oltre 17.000 euro in un centro scommesse e quell’indagine ha portato all’arresto oggi all’arresto dei suoi ladri.